I Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale restituiscono libri antichi all’Aloisianum di Gallarate
I Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale hanno restituito 180 libri alla Biblioteca Aloisianum di Gallarate, molti dei quali antichi e di grande valore, che erano stati rubati nel corso degli anni dalla Biblioteca Antonianum di Padova
Il furto risale a molti anni fa e non si sa nemmeno se la sparizione dei 180 volumi sia avvenuta in una volta sola o con il passare degli anni. Fatto sta che tutti i volumi di grande valore sono stati recuperati dai Carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale di Udine, con un paziente lavoro di indagine svolto tra il 2021 e il 2022.
Si ritiene che, dopo il furto e con il passare del tempo, i volumi antichi abbiano trovato collocazione presso esperti librari e rivenditori specializzati, i quali hanno cercato di rivenderli anche attraverso il mercato online. Monitorando, dunque, i canali dell’e-commerce, i militari guidati dal capitano Alessandro Volpini (che fino a pochi mesi fa guidava la Compagnia dell’Arma di Luino) hanno individuato, presso alcuni negozi specializzati del nord Italia, alcuni libri antichi caratterizzati dalla presenza di un timbro ad inchiostro della Biblioteca del prestigioso collegio Antonianum di Padova, retto dall’ordine religioso dei Gesuiti.
Infatti, nella seconda metà del Novecento molti libri provenienti da quella struttura erano fuoriusciti in maniera illecita e immessi sul mercato da parte di privati. Poi il collegio è stato chiuso e tutto il materiale archivistico e storico della congregazione è stato trasportato a Gallarate presso il collegio Aloisianum, sempre dei Gesuiti. (nella foto il momento della restituzione al rettore Maurizio Teani e al bibliotecario padre Angelo Confalonieri)
Va ricordato che la normativa prevede che le raccolte di collezioni librarie, tra cui quelle ecclesiastiche, non possano essere smembrate senza l’autorizzazione del Ministero della Cultura. La destinazione di gran parte della collezione, dunque, è stata proprio il collegio gallaratese che custodisce più di mille volumi. Altri, invece, sono stati affidati in custodia temporanea, sempre ai religiosi, in attesa di completare l’iter procedurale.
I Carabinieri specializzati nella tutela del patrimonio culturale, nel corso delle indagini, hanno sequestrato su ordine delle Procure della Repubblica di Udine e Padova i beni librari da alcuni commercianti che erano entrati in possesso dei preziosi testi e li commercializzavano senza averne titolo.
Tra i libri restituiti si evidenziano alcuni testi antichi di medicina datati tra il XVI e il XVII secolo, particolarmente apprezzati dai collezionisti, che i religiosi avevano conservato per secoli nelle proprie biblioteche quasi come delle reliquie. Il valore complessivo della refurtiva è da stimare nell’ordine delle decine di migliaia di euro.
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