Elezioni provinciali, consiglieri e sindaci al voto dopo una campagna elettorale silente
Saranno coinvolti soltanto i consiglieri comunali e i sindaci e sulla scheda troveranno unicamente il nome di due contendenti: il presidente uscente Emanuele Antonelli, già sindaco di Busto Arsizio, e Marco Magrini, già sindaco di Masciago Primo
Una campagna elettorale che, se c’è stata, è stata tutta sottotraccia, silente, fatta di relazioni intessute dai diretti interessati o dai partiti. Una campagna elettorale di “secondo livello”, come lo saranno le elezioni per il nuovo presidente della Provincia di Varese che si terranno domenica 29 gennaio a Villa Recalcati dalle 8 alle 20.
Saranno coinvolti soltanto i consiglieri comunali e i sindaci dei comuni della provincia di Varese e sulla scheda troveranno unicamente il nome di due contendenti: il presidente uscente Emanuele Antonelli, già sindaco di Busto Arsizio, e Marco Magrini, già sindaco di Masciago Primo.
La comunicazione dei due candidati, se c’è stata, non ha visto momenti o spazi aperti al pubblico: Antonelli attorno a se ha riunito il centrodestra ed è sostenuto da Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Noi Moderati.
Marco Magrini ha invece un sostegno più trasversale fatto da uno zoccolo duro di amministratori delle valli del nord della provincia, ma anche la più estesa rete civica di sindaci che guardano anche al centrosinistra, oltre che del Partito Democratico e del Terzo Polo.
Marco Magrini
Determinato a lanciare un appello al voto è il candidato civico Marco Magrini: «Queste elezioni sono una grande occasione per la provincia di Varese, si può scrivere una pagina nuova per lo sviluppo del territorio. La mia road map è chiara, bisogna dare piena attuazione allo Statuto della Provincia approvato all’unanimità da parte di tutti gli amministratori locali nel 2015 – continua Magrini – serve dare centralità all’Assemblea dei Sindaci, bisogna istituire e far funzionare le aree omogenee, fare sistema con le grandi città e affiancare i Comuni medio piccoli. Queste sono le basi per costruire un ente in grado di raccogliere la sfida che arriverà dall’autonomia differenziata e di fare politiche innovative su formazione, servizi per il lavoro, difesa dell’ambiente e transizione ecologica-digitale. Ci metterò tutto l’impegno e la determinazione di cui sono capace».
Emanuele Antonelli
Pragmatico invece Emanuele Antonelli, presidente uscente: «I risultati di questi anni sono sotto gli occhi di tutti. Non sono abituato a fare appelli soprattutto quando ci si rivolge agli amministratori locali perchè sono persone che sanno cosa vuole dire guidare un’amministrazione pubblica e sanno valutare da soli il lavoro che ho fatto da presidente di questo ente. Non sono abituato a disturbare chi ha già tanto da fare. Se dovessero riconfermarmi non mi tirerei indietro sul lavoro da fare».
Lo scrutinio avrà inizio immediatamente dopo la chiusura delle operazioni di voto.
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