Ciclismo in Provincia: a quale costo?

9 Febbraio 2023

Caro Varese News,
Vorrei condividere tra i tuoi spazi una riflessione sugli eventi sportivi in Provincia, in questo caso mi soffermo un attimo sul ciclismo.
Prima però una premessa doverosa: sono un grande appassionato di questo sport, lo pratico fin da ragazzino a livello amatoriale e spero che si posso arrivare ad una svolta netta e decisa per promuovere la mobilità dolce in piena sicurezza a livello nazionale.
La nostra Provincia, ed in particolare l’alto varesotto, è da sempre palcoscenico di grandi imprese ciclistiche e scelto da molti professionisti come luogo di allenamento: prima Binda, poi Contini e Saronni, Basso e le sue scalate al mitico Cuvignone, ora Covi ed il neo nato team Eolo Kometa, senza contare tutti gli atleti che vivono a Lugano ma che si allenano proprio nelle nostre zone.
A livello amatoriale le nostre salite immerse nel verde e i paesaggi pazzeschi lungo i nostri laghi, rendono la zona sempre più affasciante.
Ora arrivo al punto: a livello professionistico sono presenti due grandi eventi, che sono rispettivamente la “Tre Valli Varesine” per gli uomini ed il “Trofeo Binda” per le donne. La prima, ormai giunta all’edizione numero 102 non ha bisogno di presentazioni e, nonostante le sempre presenti proteste per la chiusura di strade, scuole, uffici nel giorno della gara, è tornata agli splendori di un tempo con sempre più fuoriclasse che si presentano ai nastri di partenza, attira migliaia di persone lungo le strade e all’arrivo in centro Varese.
Il Trofeo Binda, sicuramente più giovane ma nel calendario ciclistico femminile di grande valore, attira anch’esso grandi atlete delle migliori squadre professionistiche e da qualche anno arriva a Cittiglio, comune del grande Alfredo Binda. Tra gli appassionati non ha purtroppo lo stesso interesse e sulle strade non si ha grandissima affluenza.
A tutto questo c’è un però, in quanto, in particolare il Trofeo Binda, riesce a svolgersi grazie (o solo) a cospicui contributi da parte di Enti pubblici (comuni di partenza/arrivo, Comunità Montana, Provincia, Regione). Si parla di cifra molto alte per dei piccoli comuni della provincia (oltre 20.000 euro in alcuni casi) che, da un lato garantiscono lo svolgimento della manifestazione, dall’altro però privano il cittadino di servizi che magari potrebbero essere attivati o integrati grazie a questi soldi.
Sono favorevole alla promozione dello sport, soprattutto quello femminile ed in particolar modo quello giovanile ma, ad esempio in ambito ciclistico, non sarebbe più utile investire questi soldi (o parte) nella sicurezza e nell’educazione stradale, nella sensibilizzazione e nel rispetto degli utenti più deboli della strada, nell’organizzazione di eventi che possano coinvolgere scuole e giovani?
Non si potrebbe sostenere queste associazioni ed eventi cercando di ottenere in cambio altri eventi ad esempio rivolti ai giovani atleti e agli amatori, e non solo erogando contributi a “fondo perduto”? (Ad esempio una serie di cronoscalate, incontri con campioni, pedalate ecologiche, ecc).
Personalmente penso che la sponsorizzazione da parte di aziende private dovrebbe essere preponderante nell’organizzazione di questi eventi e, in un secondo momento, ottenere il supporto economico della Pubblica Amministrazione, non il contrario.
Spero che nella nostra Provincia gli eventi sportivi possano in futuro svolgersi sotto una veste nuova, restituendo al territorio e ai cittadini momenti di svago e divertimento, mettendo loro stessi in una posizione privilegiata, coinvolgendoli a pieno nel vivere questi momenti di festa