Non mettete il bavaglio a Facebook
In una nota inviata ai giornali, la multinazionale dei social network prende posizione rispetto al proliferare di gruppi pro e contro l’aggressione di Tartaglia al premer. Attesi giovedì i provvedimenti del governo, mentre su Repubblica Sofri firma un pezzo-collage coi post degli utenti
No alla violenza ma neppure alla censura di opinioni anche scomode nei riguardi del governo. Questa è la linea di facebook, social network a cui aderiscono 350 milioni di utenti nel mondo e che possono dire la loro con note o post su ogni argomento. «Su Facebook – dice la dichiarazione pubblicata dal Corriere – non è permesso pubblicare contenuti minacciosi, promuovere o incoraggiare atti violenti, contro chiunque e in qualunque luogo. Provvederemo a rimuovere qualunque contenuto di questo tenore, per cui ci sia richiesto un intervento. Su questo tema, siamo anche in contatto con le autorità italiane. Il fatto che alcuni tipi di commenti e contenuti possano infastidire – per esempio critiche alle politiche del governo e alle ideologie politiche – non è una ragione sufficiente per rimuovere una discussione. Questi dibattiti online non sono altro che un riflesso di quello che avviene offline, dove le conversazioni hanno luogo liberamente nelle case delle persone, via email o al telefono».
Sulla vicenda il ministro dell’Interno Roberto Maroni ha annunciato che verranno presentate domani «misure urgenti per garantire ai cittadini e a chi ha compiti istituzionali di poter svolgere la propria attività in piena sicurezza».
I provvedimenti potrebbero tradursi in un decreto legge che permetta di intervenire direttamente ai siti ritenuti veicoli di messaggi violenti. Sarà necessario aspettare il Consiglio dei ministri di domani, giovedì 17 dicembre.
Intanto sulla vicenda i commentatori dei principali quotidiani prendono posizione. Sul Corriere della Sera, secondo Beppe Severgnini mettere il bavaglio a Internet non serve, mentre Adriano Sofri in un lungo e “inedito” fondo su Repubblica ha pubblicato alcuni commenti estratti direttamente dalle pagine di Facebook del 13 dicembre.
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