Strada dei Sapori, eletta Maria Sole De Medio

La presidente della Comunità Montana del Piambello guiderà l'iniziativa legata al turismo enogastronomico presentata nei giorni scorsi

Sarà Maria Sole De Medio la presidente della neonata "Strada dei Sapori delle Valli Varesine", l’inziativa legata al turismo enogastronomico sostenuta anche dalla Regione e presentata giovedì scorso a Varese.
Venerdì 11 è stato firmato l’atto costitutivo della "strada", la dodicesima della Lombardia, alla quale hanno finora aderito le due comunità montane della provincia (Valli del Verbano e Piambello), undici comuni e tredici soggetti privati, numeri questi ultimi leggermente inferiori a quanto era stato comunicato in un primo momento, anche se ci si potrà aggregare in futuro. L’ente capofila è la Comunità Valli del Verbano mentre la presidenza è espressione di quella del Piambello, guidata proprio dalla signora De Medio.

Il territorio sul quale si svilupperà la strada dei sapori potrà essere esteso a 57 comuni, quelli cioè compresi dalle due comunità montane cui si aggiungono Bardello, Caravate e Sangiano, paesi che fino a qualche mese fa facevano parte della Comunità Montana della Valcuvia.
Alla neoeletta presidente saranno affiancati in un comitato provvisorio il vice, Fabio Pinton (Coldiretti) e il consigliere Marco Magrini, presidente della "Valli del Verbano": il 31 gennaio prossimo l’assemblea si riunirà per ratificare l’ampliamento della compagine sociale mentre il consiglio direttivo crescerà fino a raggiungere i nove membri.

L’obiettivo dichiarato dai promotori è quello di costituire sinergie tra pubblico e privato al fine di creare eventi, percorsi guidati e iniziative promozionali che possano rilanciare il settore turistico locale. Al momento i soggetti, insieme allo statuto dell’Associazione, sottoscrivono l’adesione al disciplinare redatto dal comitato promotore che stabilisce i parametri di qualità dei prodotti. Tra questi figurano formaggio, capretto pesante, castagne, funghi, grappe, miele, patate e prodotti ortofrutticoli, pesci di acqua dolce, polenta, salumi ed insaccati ovviamente tutti accompagnati da una scheda tecnica che dimostri il legame con il territorio. Sono inoltre compresi i vini DOC e IGT che ricadono nel territorio delle Valli Varesine (ma da questi sono esclusi per ragioni territoriali i produttori di Angera, Golasecca e Morazzone, i maggiori del Varesotto). Oltre ai prodotti da gustare, nella "strada" è inserito anche l’artigianato locale: ferro battuto, legno e vimini, vetro e ceramica, produzione tessili e stampe d’arte sono le "specialità" che dovrebbero avere maggior presa nel territorio dell’alta provincia.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Dicembre 2009
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