Gli Amici dell’Università finanziano una ricerca sulla mobilità sostenibile

L'associazione che sostiene i giovani studenti dell'ateneo cittadino paga un lavoro sulla mobilità sostenibile. Cofinanzia la Fondazione comunitaria del varesotto

Far crescere la ricerca e trattenere le giovani menti. Con questo scopo, l’Associazione Amici dell’Università dell’Insubria annualmente destinano un assegno a un giovane studioso che, lavorando nell’ateneo cittadino, porti vantaggi e valore al territorio.
Per la prima volta, destinatario del contributo sarà un lareato di economia che entrerà nello staff dei professori Elena Maggi e Francesco Figari per studiare un modello di mobilità urbana adatto a una città sostenibile: « Verranno studiati i modelli e le racadute sul territorio – spiega la docente Maggi – perchè ogni città ha le proprie esigenze e non esiste una risposta unica».

In un anno, il ricercatore definirà degli interventi plausibili e una politica di sviluppo : « I risultati sono attesi per fine 2014, proprio alla vigilia del semestre di Expo 2015» ricorda la docente.
Dopo aver contribuito alle attività di medicina, scienze e biotecnologie, l’Associazione ha visto con favore la proposta arrivata dal Dipartimento di Economia : « Può sembrare una cifra esigua – ha commentato la presidente dell’Associazione Nunzia Ronchi – ma, con le difficoltà che si incontrano, è un gesto importante che vuole sottolineare ancora di più l’importanza di sostenere la realtà accademica varesina». L’assegno arriverà al Dipartimento che poi lo assegnerà a un borsista.

Parte del contributo, circa un terzo, è stato messo a disposizione della Fondazione Comunitaria del Varesotto istituzionalmente impegnata a promuovere la cultura del territorio soprattutto con finalità sociali: « Abbiamo voluto intitolare questo assegno di ricerca alla memoria di Roberto Ferrario, un imprenditore che si è impegnato per la crescita di questa provincia e, soprattutto, un grande sostenitore dell’Università e membro del consiglio di amministrazione della nostra Fondazione  –  ha spiegato il segretario generale della Fondazione Comunitaria del varesotto Carlo Massironi – L’intento è quello di sostenere la ricerca e la formazione specialistica delle nuove generazioni per migliorare la qualità della vita delle persone». Un esempio citato è quello del Fondo Griffini Miglierina, costituito con 5 milioni di lire negli anni ’80 e che, ad oggi, ha finanziato 67 borse di studio per giovani dottori per un importo totale dio 875.000 euro. 
Alla cerimonia ha preso parte anche la moglie di Roberto Ferrario, signora Daniela Bramati che ha ringraziato per l’importante ricordo voluto tributare al marito.

L’associazione Amici dell’Università, dunque, prosegue nella sua attività a sostegno dei ragazzi. Rimane il dubbio della scelta dell’Associazione che ha trovato un partner sensibile nella Fondazione comunitaria, e non nella Fondazione Valcavi, nata proprio allo scopo di sostenere l’attività formativa dell’ateneo. 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 13 Novembre 2013
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