Sul futuro del Calzaturificio Borri deciderà Mattarella

E' stato depositato il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica da parte del comitato "Borri Bene Comune"

Il Calzaturifico Borri demolito

L’avevano promesso e alla fine l’hanno fatto. Il comitato Borri Bene Comune ha presentato il suo ricorso straordinario al Presidente della Repubblica per bloccare il progetto che interessa la vecchia fabbrica nel cuore della città.

E’ un dossier di 31 pagine quello che arriverà a Roma e che interesserà Sergio Mattarella, i ministeri interessati e il Consiglio di Stato (qui una scheda su come funziona il ricorso) e che potrebbe bloccare il piano di recupero ricorrendo alla (possibile) illegittimità di alcuni atti connessi al piano. Il comitato ha quindi diviso il suo ricorso in tre diverse sezioni nelle quali si segnalano da un lato i problemi della delibera della giunta e della convenzione con i costruttori e dall’altro si evidenziano i rischi per la salute delle persone del progetto. Il dossier completo è disponibile cliccando qui.

L’iter potrebbe richiedere fino ad un anno di tempo ma, se alla fine dovesse essere accettato, causerebbe la decadenza dell’atto e quindi -di fatto- l’annullamento del piano di recupero almeno per come è stato concepito fino ad ora.

In ogni caso il comitato continuerà anche con altre azioni, a partire dalla “Festa al Borri” prevista per sabato 17 settembre. L’appuntamento è per le 15 e inizierà con un lavoro di pulizia delle recinzioni della vecchia fabbrica e alle 18 una lettura pubblica di documenti sulle lotte operaie portate avanti dai lavoratori del Borri. Il tutto condito con un pic nic, una cena autogestita e una caccia alle lucciole a mezzanotte. Tutto l’evento si svolgerà nella parte con accesso da via General Biancardi.

Marco Corso
marco.corso@varesenews.it

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Pubblicato il 15 Settembre 2016
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