Un tetto e un letto anche per le donne, apre il rifugio femminile
La sezione femminile del rifugio nell'ex-scalo merci della stazione Fs di Busto Arsizio, ha aperto i battenti oggi, giornata dedicata alle donne vittime di violenza. Ospiterà fino a 4 donne
La pioggia battente non ha fermato l’inaugurazione del rifugio per le donne senza tetto che ha aperto i battenti nell’area della vecchia pesa della stazione Fs di Busto Arsizio.
Alla presenza dei rappresentanti del Lions Mario Ravera, che ha finanziato l’intervento, e dei rappresentanti delle istituzioni, la stanza inizierà ad ospitare fino a 4 donne a notte da questa sera, venerdì 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Si tratta di un locale a parte rispetto a quello già aperto da un anno per gli uomini.
Il sindaco Emanuele Antonelli si è detto «molto orgoglioso di quest’opera, grazie all’assessore ai servizi sociali Miriam Arabini e il suo predecessore Mario Cislaghi. Tengo molto a questo rifugio, è ancora piccolo ma è giusto che una città come la nostra abbia un posto per queste persone che non hanno nulla. Diluvia da tutta la settimana, pensate cosa vuol dire dormire per la strada – ha riflettuto il primo cittadino – Questo è un regalo che i Lions ci hanno fatto, ringrazio loro e i tanti volontari che per tutta la settimana si prendono cura di queste persone portando cura e cibo (CRI, Avis, Alpini, Caritas). I volontari vogliono bene a queste persone».
Il sindaco ha anche ringraziato Dario, lavoratore socialmente utile che gestisce il rifugio e fa tantissimo e ha ringraziato anche i cinesi che ogni sera mettono a disposizione il bar della stazione per permettere ai clochard di cenare in uno spazio caldo e accogliente.
L’assessore Arabini sorride per il risultato ottenuto: «Mi piace mantenere le promesse, Rita stasera avrà un tetto e una brandina, questa è una vittoria per Busto, oggi è un giorno importante, grazie a tutti anche al sindaco che fa parte dei volontari che portano il cibo».
Presente anche la senatrice democratica Erica D’Adda che si è spesa in prima persona per riaprire il canale tra Ferrovie dello Stato e Amministrazione Comunale per rinnovare la convenzione tra i due enti: «Invito sindaco e assessore a partire da questo punto per costruire un bel progetto di supporto a queste persone, un supporto non solo materiale, ma anche morale».
La collega in Senato Laura Bignami del Movimento X si è messa a disposizione per eventuali necessità: «Ringrazio per la scelta oculata di inaugurare questa struttura in questa giornata – ha detto ancora – li definiamo senza tetto ma sono senza tutto, è una definizione che alleggerisce le nostre coscienze, a loro serve tutto, supporto morale, spirituale, lavoro. Potremmo prendere spunto dai City Angels che hanno unito due problematiche, i senza tetto e l’immigrazione».
Durante la mattinata è stato inaugurato anche il muro delle opere d’arte davanti alla caserma dei carabinieri di piazza XXV Aprile. L’esposizione è intitolata “Donne al muro” ed è stata organizzata da Amnesty International. Sul muro sono state appese una selezione di opere d’arte sul tema della violenza contro le donne.
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