Gli anni dello sciacallo
Oltre al lupo, che ha trovato casa sulle Prealpi lombarde, anche un altro ospite inaspettato potrebbe spingersi fino alle nostre latitudini: lo sciacallo dorato
È un lupo grigio di taglia ridotta, è un carnivoro ed è arrivato “in sordina” nel nostro Paese da oltre un trentennio.
E non solo: probabilmente non se ne andrà, perché si tratta di una specie potenzialmente in espansione.
Così capita che in un seminario sul lupo, tra le pieghe di dati e tabelle, salti fuori anche lui: lo siacallo dorato.
Si tratta di un animale presente in Turchia e nei Balcani, e negli ultimi decenni segna una diffusione a occidente: «Monogamo, abita vicino all’uomo ed è entrato in Italia all’inizio degli anni 80’. Nel 1984 ne è stato investito un esemplare a Treviso. E oggi si trova anche in Germania»: così lo ha descritto ieri nel seminario all’Università dell’Insubria Eugenio Carlini, dell’Istituto Oikos, che sta curando il progetto LifeWolfalps
Potrebbe, questo animale, essere il prossimo arrivo anche nelle nostre valli? Difficile dirlo. Per ora non si parla di segnalazioni che interessano il Varesotto ma, come per il lupo, non è da escludere spostamenti di questi animali, sempre più verso ovest, non possano riguardare anche le nostre zone.
Si legge su Wikipedia:
L’odierno areale europeo dello sciacallo dorato si concentra soprattutto nella Penisola Balcanica, dove la perdita di habitat e l’avvelenamento gli causò l’estinzione in molte zone durante gli anni sessanta, con la maggior parte delle popolazioni concentrate in zone disperse come Strandža, la costa della Dalmazia, la Macedonia Egea, e il Peloponneso. Si recuperò in Bulgaria nel 1962 in seguito alla protezione legale, e da lì espanse il suo areale in Romania e Serbia. Esemplari isolati entrarono l’Italia, la Slovenia, l’Austria, l’Ungheria e la Slovacchia durante gli anni ottanta. Lo sciacallo viene categorizzato come una specie d’allegato V nella Direttiva Habitat, e perciò è una specie protetta in tutti gli stati dell’Unione europea.
E ancora, in Italia:
“la specie si trova in Friuli Venezia Giulia, Veneto e Trentino-Alto Adige. La specie entrò la Provincia di Belluno nel 1984, e un branco fu avvistato nel 1985 presso Udine (…) e la presenza della specie fu in seguito confermata nella Provincia di Gorizia e nell’entroterra del Golfo di Trieste. In tutti questi casi, gli esemplari erano solitamente adolescenti maschi vagabondi, però fu rinvenuto un gruppo familiare in Agordino nel 1994. Con la scoperta d’una carcassa di un esemplare femmina nel dicembre del 2009 in Carnia, fu confermato che le popolazioni di sciacallo in Italia si stavano espandendo. Fu anche segnalato nello stesso anno in Trentino-Alto Adige, dove è probabile che abbia colonizzato la Val Pusteria. Il ramo italiano del WWF ha dichiarato che è probabile che il numero di esemplari in Italia sia sottovalutato. Lo sciacallo dorato è un animale protetto in Italia.”
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