Iperafflusso in ospedale: il medico si sfoga sui social
Esternazione di un dottore lo scorso 6 gennaio. La direzione chiarisce: solo un giorno di lavoro eccezionale ma la situazione quotidiana è preoccupante
«Oggi mi sono trovata a gestire insieme a soli due altri medici circa 70 pazienti in reparto di Medicina, più un’altra trentina appoggiati in ogni singolo anfratto di tutto il resto dell’ospedale». Lo sfogo è stato postato sulla pagina Facebook dell’ospedale di Gallarate, un messaggio per ottenere solidarietà e comprensione per un comparto che sta vivendo in trincea da giorni, sottoposto a carichi di lavoro spesso estenuanti: « Immagino che nessuno di voi vorrebbe (per sé e i suoi cari) le cure di un medico che lavora minimo 12 ore al giorno/notte 5-6 giorni a settimana, seguendo 20-30 pazienti per volta e arrivando a vedere 10 ricoveri in un pomeriggio». Condizioni limite raccontate anche per dissuadere potenziali utenti dal rivolgersi al OPS del sant’Antonio, magari chiedendo un consulto alla guardia medica o al medico di base.
Il direttore di presidio dell’ospedale di Gallarate Roberto Gelmi chiarisce la situazione: « Sono settimane di lavoro molto intenso per tutti. I turni, però, sono sempre stati nella norma e l’organizzazione del lavoro in linea con le normative. C’è stato solo il giorno dell’Epifania che ha visto un afflusso tale da richiedere alcune ore di lavoro in più al personale in servizio. Una situazione limite che è stata poi ricompensata con adeguato riposo nel giorno successivo. È vero, comunque, che il carico è tanto: è dalla scorsa settimana che abbiamo bloccato i ricoveri programmati per lasciare letti a disposizione delle situazioni di emergenza che si presentano in pronto soccorso. E il blocco rimarrà finché la situazione rimarrà preoccupante. Ogni letto libero di questo ospedale è a disposizione soprattutto della medicina e dei reparti internisti in cui viene ricoverata la gran parte degli utenti del PS».
Anche a Varese l’emergenza continua: anche ieri l’afflusso è stato eccezionale con oltre 200 accessi e attese, nei casi meno complessi, anche di dodici ore. Questa mattina, i pazienti in attesa di un letto erano trenta. E il blocco dei ricoveri dura ormai da prima di Natale.
Sbloccata, invece, la situazione all’ospedale di Busto dove, nonostante gli accessi elevati, l’attività di elezioni è stata riavviata normalmente.
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Dovete protestare con i dirigenti sanitari molto spesso messi lì dalla politica di turno…non sui social network.
Ma per fare questo occorre esporsi e rischiare a volte anche qualcosa.