Parte il progetto di lavoro per i richiedenti asilo
Dei dieci stranieri presenti in paese, quattro stanno cominciando a gestire un campo per la cooperativa Agrisol
C’è attività in paese in questi giorni: quattro dei dieci richiedenti asilo che da tempo sono in paese stanno cominciando a gestire un campo di ortaggi dopo aver imparato a lavorare la terra durante corsi di inserimento.
Da tempo sono attive infatti lezioni teoriche e pratiche destinate alla formazione lavorativa dei richiudenti asilo, che così, una volta ottenuto lo status di rifugiati possono a tutti gli effetti svolgere attività lavorative.
Dei circa dieci migranti che da temo hanno trovato posto nei locali della parrocchia – dove tra l’altro vennero ospitati, quarant’anni fa, gli sfollati del terremoto del Friuli – quattro stanno dandosi da fare per dissodare, seminare, e coltivare un campo. Gli ortaggi verranno venduti per rifinanziare il progetto.
Artefice di questi risultati è un giovane agronomo già conosciuto in precedenti servizi sulla cooperativa per la quale lavora – Agrisol, che gala sua base a Caravate e si occupa anche di accoglienze ai migranti – : Laerte Gamberoni: è grazie alle sue lezioni che decine di giovani migranti ora sanno lavorare la terra,mestiere duro che sempre meno italiani vogliono fare.
E chissà che in futuro fra i produttori di ortaggi locali non ce ne sia qualcuno che ha deciso di restare e tramandare un po’ del sapere del suo paese anche alla nostra agricoltura.
Alcuni migranti di origini nigeriane hanno per esempio chiesto come mai nei nostri terreni non si coltivi la “cassava”, da cui si ricava la manioca.
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