Adl aderisce allo sciopero, presidio davanti all’ospedale di Busto
Presidio del sindacato in via Arnaldo Da Brescia dalle 11 alle 14
Il sindacato Adl organizza per venerdì 10 novembre un presidio davanti all’ospedale di Busto Arsizio, in via Arnaldo Da Brescia, a partire dalle 11 e fino alle 14. In una nota le motivazioni che sottostanno all’adesione del sindacato allo sciopero generale.
Dei 20 miliardi della nuova Finanziaria che verrà’ varata dal Governo, ben 14,7 miliardi sarà ancora una volta impiegato per impedire l’ennesimo aumento dell’IVA, ossia sarà di nuovo pagato dai cittadini per far si che il debito del Paese, cioè della banche e delle imprese, stia all’interno dei parametri posti dall’Unione Europea, con ancora tagli al sistema sanitario nazionale e in particolare ai Lea (livelli essenziali di assistenza), mentre ci sono solo 2,9 miliardi per i contratti dei 3,2 milioni di dipendenti pubblici. La ministra Madia vuole chiudere i contratti dei dipendenti pubblici prima delle elezioni? Bene, è da 9 anni che aspettiamo…, ma non devono essere a perdere! Ossia deve esserci il recupero dei 9 anni di blocco contrattuale, e con aumenti che si rapportino ad un’inflazione cumulata pari al 10%,….. ma per ottenere questo risultato va rigettato l’accordo bidone sottoscritto da CGIL CISL UIL il 30 novembre 2016 che parla per il triennio 2016/18 di 85 euro medi lordi a regime.
Per rivendicare elementi precisi e vincolanti a partire dalla richiesta per quanto riguarda la pensione, sempre più irraggiungibile, di chiudere con la Legge Fornero.
Richiesta di abolizione del prelievo forzoso sul TFS per gli assunti dopo il 2001 e pertanto in regime di TFR; richiesta di abolizione delle norme che posticipano di 24 mesi e oltre l’erogazione del TFR maturato (lg 190/2014).
Contro l’irrigidimento normativo che l’Aran vuole inserire nei contratti del Pubblico Impiego , dalla regolamentazione dell’utilizzo dei permessi previsti dalla L.104/92 ed altri aspetti.
Per la democrazia sindacale contro il monopolio della rappresentanza alle organizzazioni sindacali concertative
Per difendere il diritto di sciopero, per il ritiro di ogni normativa che ne colpisca o ne riduca l’efficacia. Per ampliare i diritti.
Per la stabilizzazione dei precari e un massiccio piano di nuove assunzioni.
Per il mantenimento dei presidi ospedalieri di Busto e Gallarate, contro il devastante progetto dell’ospedale unico.
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