Alfieri: “Un risultato deludente per il Pd”
Il segretario regionale eletto in Senato nel collegio di Varese, ma non nasconde l'amarezza
Alessandro Alfieri, segretario regionale del Pd si prepara diventare senatore della repubblica, ma starà probabilmente all’opposizione.
“E’ un risultato deludente rispetto al grande lavoro fatto in termini in riforme – osserva Alfieri – anche supportato dai risultati dell’economia che sta riprendendo. Ciononostante la sconfitta è cocente. E’ un sconfitta vera e adesso chi ha vinto dimostri quello che è in grado di fare per il paese”.
Chi ha vinto?
“Il cinque stelle ha avuto un risultato importante, siccome l’impianto elettorale è fondamentalmente proporzionale, il M5S è la prima forza politica. Non rinnego il lavoro che abbiamo fatto, ma l’elettore ha sempre ragione e bisogna ripartire”.
Cosa pensa del probabile risultato delle regionali?
“Dagli exit poll, come vedremo domani, sembra di capre che c’è una differenza importante rispetto al quadro nazionale. Gori era un ottimo candidato, avrei voluto allargare la coalizione ma purtroppo non è stato possibile e non per colpa nostra. Cresce il rammarico rispetto alla distinzione, perché di regionali non si è potuto parlare autonomamente”.
Nessuno forse ha una maggioranza, il Pd potrebbe tornare in gioco in parlamento?
“Il M5s dovrà trovare una maggiorana in parlamento. Dobbiamo parlare, prenderne atto, fare una analisi approfondita di cosa non ha funzionato, noi il nostro per il territorio continueremo a lavorare anche dall’opposizione”.
Dichiarazione ore 11
“Riconosciamo una sconfitta che non immaginavano con questi numeri. Allo stesso tempo va sottolineato che in Lombardia il Partito Democratico tiene rispetto al quadro nazionale, con affermazioni importanti nelle zone centrali di Milano. Tendenza che verrà confermata in tutta la Lombardia anche dai risultati delle elezioni regionali”.
“Ma il dato che ci deve portare a una riflessione più profonda è che abbiamo smarrito il dialogo con i ceti popolari e con le periferie. Dobbiamo rimetterci in discussione e tornare a riconnetterci con quella classe media che ha pagato il prezzo più alto della crisi economica. I lombardi hanno votato per partiti che hanno cavalcato le paure della persone. Noi invece abbiamo parlato di proposte. Evidentemente non è stato abbastanza. Il PD rimane un partito radicato che governa tante amministrazioni locali. Da lì dobbiamo ripartire”.
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