“Ma quali giapponesi? A pulire le cascate era mio marito che vive in provincia”

A scriverci è una lettrice varesina rimasta sorpresa di fronte all’eco raggiunta da una lettera pubblicata dal nostro giornale che dava testimonianza di quanto visto alle cascate di Ferrera

giapponesi ferrera

“Ma quali giapponesi? A pulire le cascate di Ferrera era mio marito che vive a Varese”.

A scriverci è una lettrice varesina rimasta sorpresa di fronte all’eco raggiunta da una lettera pubblicata dal nostro giornale che dava testimonianza di quanto visto alle cascate di Ferrera dove un altro lettore aveva osservato una coppia di persone dai tratti asiatici ripulire l’enorme montagna di spazzatura lasciata lì dai turisti maleducati che hanno visitato quel piccolo angolo di paradiso.

L’autore della prima lettera aveva raccontato di come di fronte a tutti quei rifiuti la coppia avesse tirato fuori dei sacchetti di plastica e avesse iniziato a raccogliere tutta quanta la spazzatura.

Il resto lo hanno fatto i commenti a quella lettera postata sulla nostra pagina Facebook a suon di “viva i giapponesi” e “italiani maleducati”.

Ora, a ristabilire un po’ di ordine, ci ha pensato la moglie di quello “spazzino volontario” che spiega:

“Vi scrivo in quanto ho appena visto l’articolo che avete pubblicato rispetto a “turisti giapponesi che puliscono la cascata di Ferrera”. C’è un fraintendimento: il ragazzo asiatico con il costume rosso che si vede nel video è mio marito ed è di nazionalità malese. Non è un turista bensì residente in provincia di Varese. L’altro signore con il marsupio alla vita è mio padre e nemmeno lui è giapponese. I sacchi sono stati portati su ai cassonetti con l’aiuto di alcuni ragazzi che presumo fossero italiani e sudamericani ma non credo giapponesi”.

A questa precisazione è opportuno aggiungere anche quella arrivata da un consigliere comunale di Ferrera di Varese che dopo le diverse segnalazioni pubblicate da Varesenews ha combinato una spedizione per rimettere tutto a posto e pulire i rifiuti lasciati dai turisti.

Con un monito che vale per tutti: sarebbe opportuno evitare di creare le vergognose condizioni nella quali versava quel bel sito naturale perché, giapponesi o varesini che siano, è sbagliato che qualcuno debba mettersi a pulire laddove altri hanno sporcato.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 07 Agosto 2018
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