Il servizio antincendio in ospedale finisce in tribunale
La gara indetta dall'Asst Valle Olona è stata impugnata dall'azienda che ha perso. Al centro della disputa l'opportunità di premiare l'offerta al ribasso
Sono 40 dipendenti. Quranta pompieri volontari in servizio negli ospedali dell’asst Valle Olona. Il loro rapporto di lavoro, però, è a rischio. IL loro servizio scadrà il 13 settembre prossimo, se non cambierà qualcosa.
Sono i dipendenti della GSA (Gruppo servizi associazione) società di Udine a cui la direzione dell’azienda ospedaliera aveva temporaneamente affidato l’incarico vista la situazione “non a norma” dei presidi sul tema dell’anticendio. Un affidamento temporaneo in attesa di affidare l’incarico con un bando di gara ( per sei mesi).
La primavera scorsa l’Asst Valle Olona ha indetto la gara, bando vinto da una società siciliana, la Edil Sicilia.
La vittoria che, però, ha innescato alcune polemiche finite davanti al tribunale amministrativo. Il concorrente sconfitto, GSA, contesta l’applicazione del criterio del massimo ribasso in un ambito dove, sostengono, giurisprudenza e codice degli appalti consigliano di valutare l’offerta economicamente più vantaggiosa perché garante anche di qualità e progettualità.
La contestazione di GSA è stata sposata dal tribunale amministrativo che, con un pronunciamento a fine luglio, ha accolto il ricorso e annullato la gara. Il pronunciamento è stato a sua volta impugnato davanti al Consiglio di Stato da parte di Edil Sicilia chiedendo una sospensiva urgente del pronunciamento. I giudici d’appello, lo scorso 10 agosto, hanno congelato la situazione: la materia complessa va vagliata con attenzione rimandando ogni pronunciamento al 6 settembre.
« Per un motivo che non ci è chiaro – commentano gli avvocati di GSA Luca Mazzeo e Luca De Pauli – dopo la decisione del Consiglio di Stato, Asst Valle Olona ha fatto una procedura negoziata per affidare, per solo un mese, il servizio adottando sempre il requisito del prezzo più basso. Chiaramente il mio cliente ha perso ancora. Da qui la nostra nuova azione legale davanti al Tar della Lombardia che ha di nuovo accolto la nostra domanda rinviando la decisione al 13 settembre».
A far discutere sono le condizioni dell’offerta avanzata dalla società siciliana: « Un eccesso di ribasso – commenta Emilio Rossignoli della GSA – che ricade sui dipendenti». Da quanto sanno, infatti, la nuova azienda avrebbe proposto un contratto per 10,8 euro all’ora, una retribuzione per gli addetti veramente esiguo in un settore dove la media è ai 13/15 euro all’ora.
La questione, quindi, è affidata alla magistratura: « Come azienda – spiegano all’Asst Valle Olona – attendiamo che ci sia il pronunciamento del giudice che dirima la lite tra i due contendenti. Assicuriamo, però, che il servizio antincendio è garantito regolarmente in tutti i presidi».
Il servizio prevede che 32 operatori qualificati vigilino sugli ospedali di Busto Arsizio, Gallarate, Saronno, Angera e Somma Lombardo. Il personale è chiamato a prevenire e, nel caso, gestire l’emergenza sette giorni su sette in un’articolazione oraria che garantisca una copertura continuata per 24 ore.
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