Trentaquattro treni in più: la proposta di FS per potenziare il trasporto

Nel passaggio coinvolti anche 20 addetti, fra macchinisti e personale di bordo per risolvere le carenze del trasporto ferroviario lombardo. La proposta sarà vagliata da FNM

Incontro tra presidente fontana e presidente ferrovie dello stato

Nove treni già dal prossimo mese di ottobre e 25 nel corso del 2019. Passaggio alla Lombardia di 20 addetti tra macchinisti e personale di bordo sempre a partire dal mese di ottobre.

È questa la proposta formulata da Ferrovie dello Stato a Regione Lombardia nell’ambito dell’incontro, a Palazzo Lombardia, tra l’amministratore delegato Fs Gianfranco Battisti e il presidente Attilio Fontana.

«L’impegno di tutto il Gruppo FS Italiane – ha sottolineato Gianfranco Battisti, AD di FS Italiane – è rimettere al centro delle nostre attività i viaggiatori pendolari. L’accordo che abbiamo annunciato oggi con Regione Lombardia va in questa direzione, in coerenza con le indicazioni del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Siamo pronti a fornire a Trenord 34 treni entro il 2019, insieme a 20 addetti, fra macchinisti e personale di bordo, per iniziare a risolvere le carenze del trasporto ferroviario lombardo che riveste un ruolo centrale per il Paese. Stiamo lavorando per garantire a tutti i clienti pendolari italiani, nel più breve tempo possibile, una migliore qualità del viaggio, grazie anche all’arrivo dei nuovi treni regionali a partire dalla primavera del 2019».

«Sono soddisfatto – ha commentato il presidente lombardo Attilio Fontana  –  che le nostre richieste per fronteggiare l’emergenza del trasporto ferroviario siano state accolte, anche se la proposta dovrà essere ancora valutata tecnicamente da Regione e Fnm. Ringrazio il Governo che, attraverso Fs, ha dato finalmente una risposta concreta alle esigenze della Lombardia».

Per quanto riguarda la governance Fontana ha sottolineato la piena condivisione con Fs di dare una concreta e autonoma operatività all’amministratore delegato di Trenord che sarà nominato tra 15 giorni, al fine di offrire al nuovo management tutte le leve operative utili al cambio di rotta. «E’ stata riconosciuta la necessità – ha proseguito Fontana – di modificare la situazione attuale che pregiudica l’operatività della società».

«I passi si devono fare gradualmente – ha concluso il presidente – reputo positivo che il grido d’allarme che da tempo stavo sollevando, in questo caso sia stato raccolto. E’ un buon inizio, vedremo se ci sarà necessità di avanzare ulteriori richieste, ma la strada intrapresa è quella giusta».

Ai 34 treni messi a disposizione da Fs vanno aggiunti, sempre per il 2019, altri 15 treni nuovi, che usciranno dalle officine di Pistoia.

L’accordo annunciato oggi prevede anche sinergie di lavoro fra le sale operative Trenord e Trenitalia per un modello di offerta nuovo più rispondente ai bisogni della clientela, il supporto operativo di Trenitalia nella gestione dell’offerta coerentemente ai picchi della domanda, interventi sui cicli della manutenzione anche ai fini del miglioramento della sicurezza del servizio.

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Pubblicato il 31 Agosto 2018
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  1. apetraccone
    Scritto da apetraccone

    Non molti anni fa Trenord promise aumenti delle corse, e così anche FN e FS…. insomma ogni tanto si promettono treni in più… al punto che ad oggi dovremmo avere corse da metropolitana cittadina. Quindi cosa succede???… Si promettono corse in più che negli anni sommessamente vengono soppresse senza che i più se ne accorgano. E quindi si ripropongono sempre nuove promesse e strette di mano.

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