San Martino, ennesima profanazione dei Dodici Raggi
Il gruppo di nazifascisti, indagato per ricostituzione del partito fascista, ha violato un luogo sacro della lotta di liberazione partigiana

Ancora una volta il gruppo di militanti della Comunità dei Dodici Raggi, associazione sotto inchiesta per il reato di ricostituzione del partito fascista, ha profanato il sacrario del San Martino dedicato ai partigiani che vi combatterono e morirono nella battaglia che si svolse tra settembre e novembre del ’43 , tra soldati nazisti e della Rsi e il gruppo Cinque Giornate comandati dal colonnello Croce.
Il gruppo di neonazisti nostrani sabato ha posato per alcune foto nei pressi del sacrario, posando anche una targa a ricordo dell’esercito occupante che tanti morti causò anche tra la popolazione civile.
Quest’oggi si svolgerà, invece, la cerimonia a ricordo delle 42 vittime partigiane del primo episodio della Resistenza in Italia contro il regime fascista e nazista.
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In definitiva, se si tratta di commemorare i loro caduti e non oltraggiano (come altre volte) i partigiani caduti, non c’e’ niente di male. La pieta’ per i morti e’ un valore universale e democratico. La storia e’ indelebile e ha gia scritto chi combatte’ per la democrazia e chi per la dittatura e la distruzione.
In definitiva, se si tratta di commemorare i loro caduti e non oltraggiano (come altre volte) i partigiani caduti, non c’e’ niente di male. La pieta’ per i morti e’ un valore universale e democratico. La storia e’ indelebile e ha gia scritto chi combatte’ per la democrazia e chi per la dittatura e la distruzione.