Formigoni: “Al voto prima di Natale”

Formigoni dice che si potrebbe andare votare molto presto, forse già il 16 o il 23 dicembre. Il presidente della Regione prosegue il suo personale braccio di ferro con le forze politiche che lo hanno sostenuto, Lega compresa, la quale sembra più voler arrivare ad aprile, in concomitanza con le elezioni politiche. 

Nella giornata di mercoledì ci sono stati però diversi sviluppi. Il capogruppo del Pdl lombardo, Paolo Valentini, dice di aver raccolto le firme per le dimissioni, al momento sarebbero 23 (24 con quelle di Nicole Minetti, arrivate nel pomeriggio). Il Pdl ha messo a punto anche le proposte in vista del cambiamento della legge elettorale regionale, alla presenza del presidente della giunta regionale Roberto Formigoni. Così il capogruppo Valentini al termine dell’incontro: «Vogliamo inserire alcuni punti per fare la legge elettorale in due giorni, che per noi sono abbastanza». In particolare il Pdl intenderebbe chiedere la cancellazione del listino e il mantenimento del numero dei consiglieri regionali (80).  Dunque oltre al governatore Formigoni (che non le ha consegnate in quanto presidente di giunta) e all’ex assessore alla Casa Domenico Zambetti (in stato d’arresto), mancherebbero le firme di altri 3 consiglieri.

Il presidente Formigoni intanto ha indirizzato una lettera al presidente del Consiglio regionale, Fabrizio Cecchetti, nella quale gli ha chiesto cortesemente di voler convocare una seduta dell’Aula per il primo pomeriggio di lunedì 22 per poter svolgere una comunicazione al Consiglio, forse la nuova giunta. Ma sul tavolo delle carte del governato c’è anche la possibilità, come da lui annunciato che il 25 ottobre, legge elettorale varata o no, il consiglio regionale si scioglierà.