Droga, agli spacciatori piacciono le cascate
Già due i blitz nel corso delle ultime settimane testimoniano come il posto sia particolarmente gradito da pusher e clienti
Teloni di cellophane per proteggersi dal freddo della notte, e nelle prime ore dell’alba. Focolai dove scaldarsi e cucinare qualcosa nell’attesa dei clienti, che da queste parti sembrano aver trovato un punto di riferimento per comprare droghe di ogni genere: non importa se siamo in uno dei luoghi più belli della provincia di Varese, immerso nel verde e che a tutto fa pensare, tranne che la droga.
Eppure nella mattina di oggi, martedì 19 marzo, i carabinieri della compagnia di Luino hanno effettuato un nuovo blitz proprio alle cascate della Froda, il fiume che dal Cuvignone si getta a Nasca e poi da lì, frazione di Castelveccana, nel Lago Maggiore.
Droga e armi oggi non ce n’erano. E nessuna persona è stata controllata: probabilmente era giorno di riposo, dove lo spaccio si è spostato da qualche altra parte. Eppure i segni di una presenza anche recente di pusher c’erano e sono stati distrutti dai militari che hanno rimosso le costruzioni abborracciate e i giacigli.
«Sono molto soddisfatto dell’intervento delle forze dell’ordine – spiega il Sindaco Ruggero Ranzani -. Le operazioni di stamattina sono state molto importanti e ci impegneremo per fare in modo che episodi come questo non si ripetano. Ora stiamo organizzando una giornata di pulizia nelle zone intercettate per rimuovere materiale e spazzatura, i nostri boschi sono un bene da preservare e lo dico anche con il cuore e l’attenzione di chi ama vivere la montagna».
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