A Piero si fa festa nel paesino incantato
Tetti di ardesia, e tranquillità, ma anche molto altro nella manifestazione in programma per domanica
Tra antiche abitazioni e viottoli acciottolati dove ogni sasso sembra raccontare la sua storia, ritorna puntuale ogni anno la festa di una piccola comunità – frazione del Comune di Curiglia con Monteviasco – quasi adagiata nel torrente Giona che dal Monte Tamaro porta le sue acque svizzere ad alimentare – a Maccagno – il lago Maggiore.
Una ricorrenza nella tranquillità e serenità del verde intenso sbocciato all’inizio dell’estate
che ha colorato tutta l’alta Val Veddasca.
Non ci sono fastidiosi rumori di auto, il silenzio è infranto da passi frettolosi e chiacchiericcio di comitive e famigliole che non vogliono perdere un momento di devozione nella piccola Chiesetta del villaggio (ore 11 la Messa) ed ammirare gli straordinari dipinti scoperti in anni recenti che qualche esperto ha attribuito alla scuola di Bernardino Luini.
All’uscita, il caratteristico profumo di polenta si fa più intenso ed appetitoso e tutti sotto il tendone per approfittarne.
Non mancano gli ottimi prodotti locali presso i due agriturismi ed il trattenimento musicale per favorire l’amicizia.
Un’occhiata ai Mulini di Piero, sull’altra sponda del Giona ed è ora di tornare in città riprogrammando il prossimo ritorno in valle.
Raggiungere Piero è molto facile: da Luino strada provinciale verso Dumenza e Curiglia e poi 3 Km ulteriori da Curiglia al piazzale da dove parte la funivia per Monteviasco.
Lasciata l’auto; Piero è raggiungibile in 10 minuti.
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