Una rete mondiale per la cura del tumore al retto

Venerdì 28 Febbraio, presso il Palazzo della Regione Lombardia, 300 chirurghi da tutta Italia parteciperanno al convegno organizzato da cinque chirurghi del Nord Italia

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Vincere la sfida quotidiana della cura personalizzata del cancro del retto” è il titolo dell’evento organizzato da cinque Primari Chirurghi del Nord Italia, tra cui il dr. Eugenio Cocozza dell’Asst Sette Laghi, insieme al dr. Patrizio Capelli (Piacenza), il dr. Giovanni Carlo Ferrari (Milano), il dr. Dario Maggioni (Desio) e il prof. Giampaolo Ugolini (Faenza).

L’incidenza del tumore del retto è di circa 125.000 nuovi casi all’anno in Europa (15.000 negli USA), circa il 35% di tutti i tumori colo-rettali che nel loro insieme sono al terzo posto come frequenza sia tra gli uomini che tra le donne.

Mai come oggi il trattamento di tale patologia è diventato multidisciplinare, coinvolgendo insieme il chirurgo, l’oncologo, il radiologo, il radioterapista, l’anatomo-patologo. Ma il tumore del retto oltre che affrontato in modo collegiale, deve essere analizzato, studiato e combattuto da una rete di professionisti che compartecipano il loro lavoro. Non si può oggi eseguire chirurgia oncologica se non all’interno di un network.

«Cosa sia quindi Rectal Cancer Network lo si capisce dal logo del congresso, – chiarisce il dott. Cocozza – un mappamondo costellato di punti colorati, che partendo dall’Italia indicano la rete di collaborazione che si estende in Europa e oltreoceano. Dagli Stati Uniti tornerà il Professor Larson, direttore della Chirurgia Colo-Rettale alla Mayo Clinic di Rochester, Minnesota. La sua presentazione dei risultati dei nuovi protocolli di chiemioterapia pre-operatoria è molto attesa, ma, da chirurgo all’avanguardia, l’ospite americano presenterà anche i risultati della chirurgia robotica».

La storia di questa malattia e l’evoluzione del suo trattamento sarà delineata dal padre della chirurgia del retto, il professor Bill Heald da Basingstoke, nel Regno Unito, da cui proviene anche Tim Rockall (Guildford), che affronterà il tema della formazione dei chirurghi al trattamento di una patologia molto complessa. Il professor Morino (Torino) descriverà l’indicazione e la tecnica per eseguire approcci mirati a tumori rettali nella fase iniziale. Tra gli altri ospiti di spicco ci sono Albert Wolthuis di Leuven (Belgio), mentore della tecnica di resezione mini-invasiva del tumore del retto, e Jan Willem Dekker di Delft (Olanda), che presenterà i dati dell’audit colo-rettale olandese in una relazione dal titolo ‘Non puoi migliorare ciò che non misuri’: all’interno del congresso infatti sarà dato ampio spazio alle esperienze di network di centri di eccellenza che raccolgono i dati dell’attività clinica a scopo di ricerca ed innovazione, vera chiave per vincere con la qualità delle cure, passo dopo passo, la battaglia contro il cancro del retto.

L’iniziativa scientifica che si terrà venerdì 28 Febbraio, dalle 9 alle 18, presso il Palazzo della Regione Lombardia a Milano e a cui parteciperanno 300 chirurghi da tutta Italia, nasce proprio da questa rete internazionale di professionisti che stimola il confronto e la ricerca clinica finalizzata al miglioramento della cura.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Febbraio 2020
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