Padova – Varese vale il quinto posto
L'anticipo di questa sera (20,45) all'Euganeo è sfida playoff tra due squadre divise da un solo punto. Maran con gli uomini contati ma determinato: «Orgogliosi di aver meritato questo palcoscenico»
Ed eccoci alla "fatal Padova". Nello stadio in cui lo scorso giugno il Varese lasciò parte delle speranze di finale playoff (anche se fu più decisivo il ritorno a Masnago) i biancorossi di Rolando Maran provano a riprendersi nientemeno che il quinto posto in classifica: la notizia arrivata ieri della sconfitta a tavolino subita dai veneti per la strana storia del blackout durante la partita con il Torino ha infatti riportato il Varese a un solo punto dai rivali. Ecco dunque che la gara dell’ "Euganeo" può valere il sorpasso per la squadra di Maran in caso di vittoria, eventualità che sulla carta non è semplice ma che questa squadra ha nelle corde visto il ruolino in trasferta.
UOMINI CONTATI – A differenza di tante altre volte però il tecnico trentino è costretto a fare i conti dei superstiti per schierare gli undici titolari. Tra gli assenti sicuri infatti ci sono i titolari di centrocampo Corti e Kurtic oltre a Pettinari e Neto Pereira; partono invece con la squadra Rivas e Martinetti ma la loro presenza appare legata a un filo e comunque non a tempo pieno. Ecco dunque che Maran, pur restando fedele al 4-4-2 in partenza, dovrà affidarsi a chi è sano: la strana coppia Damonte-Filipe sarà nel cuore del gioco mentre l’ex Zecchin e Nadarevic (foto sopra) si spartiranno le fasce laterali. In avanti due maglie per tre giocatori: con Granoche ci sarà uno tra De Luca (favorito) e Plasmati, esuberanza e rapidità contro esperienza e fisico.
ORGOGLIOSI DI ESSERCI – La recente sconfitta con l’Empoli non ha minato la serenità dell’ambiente biancorosso. Maran confessa che quel pomeriggio non è ancora stato digerito ma allo stesso tempo invita (giustamente) a giudicare il Varese sul lungo periodo e non su una singola partita, pure nata male. «Andiamo a Padova per sfidare alla pari una squadra partita per salire in A, con un grande organico e con spese notevoli – spiega Maran – e quindi per prima cosa dobbiamo sentirci orgogliosi di essere arrivati a giocare questa partita nella situazione di classifica che tutti conosciamo e che ci siamo meritati con il nostro cammino. Ora dobbiamo scendere in campo con il giusto approccio, senza snaturarci ma giocando con personalità e coraggio: il Padova ci concederà poco ed è squadra molto brava nel fraseggio. Non sarà semplice ma questo lo sapevamo già».
VECCHI AMICI – Maran ha allenato spesso in Veneto ma la sua squadra non si è mai incrociata con quella dei biancoscudati del vulcanico presidente Cestaro: «Diciamo che ho "circondato" Padova con i club che ho diretto ma là non ci sono mai finito – scherza il mister – anche se non ho alcuna rivalità particolare. Piuttosto conosco e apprezzo molti giocatori ora al Padova che in passato hanno lavorato con me: Milanetto (che non ci sarà, al pari di Osuji ndr), Ruopolo, Schiavi, Bovo… tutta gente che sono felice di vedere ad alto livello». Sugli avversari Maran aggiunge: «Mi pare che la squadra di Dal Canto nell’ultimo periodo abbia trovato il giusto assetto: Bentivoglio dietro le due punte ha dato maggiore solidità a tutto il complesso e inoltre il Padova sta attraversando un ottimo momento di forma». Al momento di parlare, Maran non aveva ancora saputo della decisione che ha cambiato il risultato della gara tra i veneti e il Torino: logico credere che questa sentenza metterà ancora maggiore aggressività nell’undici di Dal Canto.
LO SPAURACCHIO – Eterna promessa che in serie B è una certezza. Daniele Cacia, classe 1983, calabrese cresciuto nel Piacenza, da anni girovaga per l’Italia in cerca di consacrazione. A Padova, dove è arrivato in prestito dal Lecce, sembra aver trovato la giusta dimensione: con i biancoscudati cerca la massima serie che ha solo sfiorato con le maglie della Fiorentina dei salentini. Prima o seconda punta, agile e veloce, ha colpi da campione, anche se è un po’ troppo discontinuo anche per via di una lunga serie di infortuni che lo hanno martoriato nelle ultime stagioni. Quest’anno è arrivato a quota 7 gol e non si vuole certo fermare: lo aiuteranno di sicuro Ruopolo, autore di 6 reti finora, il giovane Hallenius, in Svezia per anni considerato il “nuovo Ibra”, e Davide Succi, da poco rientrato dopo il grave infortunio subito a metà della scorsa stagione, quando era capocannoniere della serie B.
Padova – Varese (probabili formazioni)
Padova (4-3-1-2): Perin; Donati, Legati, Trevisan, Renzetti; Bovo, Italiano, Cuffa; Bentivoglio; Ruopolo, Cacia. All. Dal Canto.
Varese (4-4-2): Bressan; Cacciatore, Troest, Camisa, Grillo; Zecchin, Filipe, Damonte, Nadarevic; Granoche, De Luca (Plasmati). All. Maran.
Arbitro: Calvarese di Teramo (Vicinanza e Crispo – IV° uomo: Merlino)
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