Primarie, il Pd chiama alla partecipazione
Al via ufficialmente da oggi la sfida interna al Partito Democratico: un confronto tra Laura Prati e Angelo Bellora, ma anche un modo per coinvolgere. Tra i temi, primo posto alla questione del lavoro
Il Pd lancia ufficialmente l’operazione-primarie e, contemporaneamente, parte con la campagna elettorale con il passo lungo: «I cittadini potranno scegliere il candidato sindaco, perché possa essere veramente espressione della città» spiega Erica D’Adda, che regge la sezione nel periodo elettorale. I candidati che si sono proposti sono due, Laura Prati e Angelo Bellora, entrambi con un peso importante nel progetto del centrosinistra al governo fino ad oggi: si presentano partendo dalle linee guida condivise e promettono un confronto vero, che sappia appassionare e coinvolgere (qui le regole e le informazioni sui seggi). Perché le primarie sono uno strumento di democrazia interna, ma puntano anche a rendere partecipe il popolo del Pd e del centrosinistra. «Ci aspettiamo una buona partecipazione» dicono i protagonisti. L’obiettivo? «Duecento, trecento votanti» dice Erica D’Adda. Il 2 marzo ci sarà un incontro con dibattito tra i candidati, in Sala Sandro Pertini (via Torre).
I candidati
Ci sono due punti fondamentali che entrambi i candidati mettono subito al centro: il lavoro e la partecipazione. Laura Prati è stato vicesindaco e assessore all’istruzione e alla cultura (oltre ad avere ruoli importanti nel Pd provinciale), è stata una grande sostenitrice delle primarie Pd a Cardano, «una scelta coraggiosa e di democrazia». «In questi anni ho avuto la possibilità di realizzare azioni concrete, proposte di cui si parla spesso ma che si possono realizzare solo coinvolgendo i cittadini. Il lavoro deve essere elemento centrale in questa fase: molte famiglie sono in difficoltà, voglio farmi carico delle difficoltà, il Comune non può dare lavoro ma può fare progetti per il lavoro, come il corso per assistenti famigliari che abbiamo fatto e che era rivolto alle donne senza lavoro».
Angelo Bellora è un artigiano metalmeccanico, ha avuto ruoli nell’associazione di categoria CNA, è stato capogruppo di Nuova Cardano Viva per dieci anni. «Ho in mente una Cardano al Campo dove ci sono molte reti, formali e informali» dice Bellora: «Serve una progettazione partecipata, che non si limiti solo alla proposta delle idee, ma che coinvolga i cittadini anche nella realizzazione». Un approccio che renda più profondo quanto già iniziato con il bilancio partecipato, di cui Bellora si è occupato direttamente Lavoro: pensa a modi per mettere a disposizione dei giovani le competenze di chi si ritira dal lavoro, a una «riqualificazione energetica degli edifici» nell’ambito del Pgt, alla tutela dello spazio verde verso Samarate e Ferno, da qualificare con orti urbani e fattoria sociale coinvolgendo i cittadini
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