Ponte di Curiglia, comincia la posa per rompere l’isolamento
La struttura lunga oltre 20 metri verrà collaudata il prossimo fine settimana grazie al lavoro di coordinamento della Provincia e ai volontari dei "Genieri Lombardia"
Colonna mobile degli Alpini, colonna mobile della Provincia: tutti in marcia ieri per raggiungere Curiglia con Monteviasco, paese che sta vivendo un isolamento forzato dettato dal crollo della sede stradale lungo la strada provinciale 6, unica via di comunicazione col resto del mondo.
Così a rompere l’assedio della natura – la strada è inagibile a causa delle maxi precipitazioni di fine agosto – ci pensa il lavoro dell’uomo grazie alla tecnologia di guerra: è un ponte Bailey di ferro, che come un grande Meccano verrà montato sulla strada in un punto insidioso perché in curva e a strapiombo.
Una sfida per i “Genieri Lombardia“, associazione di volontari ultra specializzati di Samarate e della zona del Gallaratese che sono sempre in movimento per destinare la loro creatura – un ponte militare Bailey di oltre 30 metri – dove c’è bisogno.
Sabato è stato portato a Curiuglia il materiale, imbastita l’intelaiatura del ponte che verrà “getatto“ il prossimo fine settimana e subito collaudato (foto).
Il Bailey è un ponte concepito per il transito di mezzi militari, anche se per il momento l’obiettivo è di consentire il passaggio di auto private e non di mezzi pesanti.
Sarà lungo 21 metri e 30 «e consentirà di togliere dall’isolamento la comunità di Curiglia», spiega Iuri Valter De Tomasi, presidente dell’associazione.
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