Un “doppio” picnic per riscoprire il valore della fraternità
Domenica 4 ottobre movimento Ubuntu e l’oratorio San Filippo Neri insieme con l’obiettivo di rilanciare l’ecologia sociale di papa Francesco
“Un picnic per riscoprirci tutti fratelli”. Domenica 4 ottobre movimento Ubuntu e l’Oratorio San Filippo Neri di Angera uniscono le forze e propongono due eventi in contemporanea per recuperare il valore della fraternità e rilanciare l’ecologia sociale di papa Francesco.
“Ubuntu” è infatti un’espressione in lingua bantu che indica “benevolenza verso il prossimo”. «Da questo concetto – spiegano gli organizzatori – nasce l’idea di ritrovare la solidarietà e la fraternità fra persone e fra popoli. Il picnic della fraternità che viene proposto a tutti è frutto della ricchezza umana, spesso nascosta, presente sul nostro territorio».
Appuntamento dunque domenica 4 ottobre dalle 11 alle 15, a Varese (parco di Villa Toeplitz) e in contemporanea ad Angera (prati del lungolago). Nei due siti sarà possibile partecipare liberamente al picnic portando ciascuno il proprio pranzo al sacco oppure, ma solo ad Angera, prenotando il proprio pasto (riso in insalata, da prenotare entro venerdì 2 ottobre a 5€).
Tante associazioni, gruppi, enti (circa una quindicina in totale) che hanno deciso di mettersi in gioco per gli altri, mettendo al centro la persona. Un’occasione dunque per stingere legami nuovi e rafforzare quelli già esistenti, con la speranza di gettare un seme per un cammino che può crescere e continuare.
Spiega don Matteo Rivolta, sacerdote dell’oratorio San Filippo Neri e organizzatore dell’iniziativa:«Con questo incontro, anche visibile, vogliamo testimoniare che se alcuni vedono i bisogni degli altri come un problema da nascondere o da eliminare (eliminando queste persone), altri vedono i bisogni come l’occasione per mettersi in gioco, per stringere legami, per far nascere amicizie e fraternità, per ingegnarsi e accompagnare nell’impegnativo cammino che cerca di portare al superamento delle cause di questi bisogni e così cercare di lasciare ai più giovani un mondo un po’ migliore, un po’ più giusto.»
Nel rispetto delle norme per contrastare il covid-19, i picnic vogliono essere momenti di aggregazione spontanea, con possibilità di raccontare le esperienze delle varie associazioni presenti, fare musica, arte, ballare. Thierry Dieng, fondatore del movimento Ubuntu e promotore dell’evento lancia un invito: «Chiunque voglia leggere una poesia, improvvisare una canzone o raccontare un’esperienza della sua vita potrà farlo liberamente. Vorremmo anche avere un momento di comunione facendo metaforicamente una catena umana legati tra di noi con un ramo di ulivo, simbolo di pace dopo il diluvio».
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