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Convergenze … di inciviltà

Davide Van de Sfroos al festival Convergenze 2015 al parco Mantegazza
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6 Luglio 2015

Egregio Direttore, sono un abitante di Masnago che per tre giorni, oltre che con il caldo di questo giorni, ha dovuto forzatamente convivere con la manifestazione denominata Convergenze e svoltasi al Parco Mantegazza il 3-4-5 luglio. Pongo a Lei ed agli altri lettori un semplice quesito di carattere “culturale”.
Le sembra “civile” che per tre, dicasi tre, sere consecutive dalle 22 all’una di notte debbano aver luogo concerti di musica (o forse sarebbe più corretto chiamarlo rumore) che impediscono di dormire prima dell’una di notte? Far cultura oggi a Varese significa tener sveglio un quartiere per tre sere consecutive?
Fra l’altro, a riprova dell’alto livello di “inciviltà” dell’evento, la manifestazione durante le ore diurne si è svolta in modo pacato e senza arrecare disturbo, poi la sera, dopo le 22, si è puntualmente trasformata in una baraonda, spacciata per musica. Domenica sera l’ultimo “concerto-comizio” è iniziato alle 23.49 (!) quando normalmente gli spettacoli all’aperto devono terminare entro le 24 (non entriamo nel merito del livello di rumore ammesso). Complimenti a chi ha organizzato ed autorizzato il tutto senza considerare il fatto che la “cultura” è anche e soprattutto rispetto degli altri. E fra questi diritti c’è anche quello di riposare e di non essere tenuti svegli per tre, e ripeto nuovamente tre, sere consecutive.
Capisco che in certi ambiti “culturali” sia difficile concepire che ci siano bambini che vanno a dormire presto e che possono anche svegliarsi terrorizzati da un simile fracasso.
Capisco che sempre in tali ambiti l’idea che ci sia chi ha bisogno di dormire perché, oltre a fare il genitore che deve calmare i piccoli spaventati, deve anche svegliarsi presto per andare a lavorare sia molto vaga trattandosi spesso di persone che con il lavoro (quello vero) hanno poca dimestichezza.
Ma le autorità preposte (Amministrazione Comunale in primis), almeno loro, dovrebbero ricordarsi del fatto che, dopo una certa ora, si dovrebbero evitare situazioni di palese e reiterato disturbo del sonno dei cittadini. Forse sarebbe il caso di verificare che certi eventi siano compatibili con il rispetto del codice penale (vedi articolo 659) o, più semplicemente, delle regole di convivenza civile, prima di autorizzarne lo svolgimento, sempre che il tutto si sia svolto in modo legale ed autorizzato.
Ben vengano le manifestazioni culturali ma la cultura è cosa ben diversa da svolgere concerti serali a tutto volume, in mezzo ad un quartiere residenziale, per tre giorni consecutivi manco fossimo a Woodstock. Ma Le dirò di più, caro Direttore: d’estate un pò di musica serale, anche se di dubbio gusto, può anche essere piacevole ma in questo caso si è passato ampiamente il segno.
Cordialmente

Commenti

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  1. Avatar
    Scritto da Felice

    Questo sta diventando il paese del casino ad ogni costo. Berciare sui mezzi pubblici è normale, berciare in piazza è normale, picchiare a caso su strumenti fino a tarda notte è normale.
    Se poi protesti diventi il misantropo che si lamenta di tutto quando in realtà ormai si avallano le più oscene esibizioni spacciandole per arte o peggio ancora bravura.
    E poi con questo caldo alla 1 di notte uno ha tutto il diritto di tenere le finestre aperte senza sorbirsi le varie sagre, manifestazioni et simila che di culturale non hanno proprio nulla.

  2. mauro_sabbadini
    Scritto da mauro_sabbadini

    Il Comune di Varese, in anni recenti, ha organizzato almeno due notti bianche in cui la musica proseguiva fino alle 4/5 del mattino (e io credo sia stata una buona idea organizzarle), moltissimi comuni promuovono sagre che proseguono normalmente fino all’1 con musica e rumori. A me pare inoltre che il livello di rumore delle tre sere in questione sia stato simile a quello che c’è ogni notte in centro, o vicino a qualsiasi cantiere stradale notturno

  3. mauro_sabbadini
    Scritto da mauro_sabbadini

    Credo che, se accettiamo l’occasionale disagio dei cantieri notturni, in nome del bene che producono, dovremmo fare altrettanto per la cultura e sempre in nome del bene che produce, anche in termini economici, specialmente se insistiamo a dire che la nostra città ha una vocazione turistica: se ce l’ha e se la vuole avere, è impensabile che non promuova eventi culturali

  4. mauro_sabbadini
    Scritto da mauro_sabbadini

    da ultimo:il “lettore” scrive “cultura”, fra virgolette: Alessandro Bergonzoni, Davide Van De Sfroos, Frankie Hi-Nrg rappresentano più o meno il meglio (non tutto, certo), della cultura italiana di oggi nei rispettivi ambiti, se dobbiamo metterli fra virgolette allora il problema non è di Convergenze ma dell’Italia. (PS convergenze aveva attività per i bambini, ogni sera, fino a tardi, credo sia stato l’unico festival importante a Varese da molti anni a pensare a servizi del genere)

  5. Avatar
    Scritto da Dario Bellocchio

    Gentile Sabbadini apprezzo il suo intervento pacato ma non posso tacere di fronte alla macroscopica inesattezza di paragonare il rumore di un concerto a quello di un cantiere o addirittura al rumore di fondo del centro. Mi creda parliamo di ordini di grandezza diversi. Ma il punto non sta qui. Il problema è che si può fare cultura senza tener svegli bambini, adulti ed anziani fino all’una di notte per tre sere di fila. La musica non perde il suo valore culturale se diffusa a livelli più bassi o di pomeriggio. Diventa invece “cultura” (con le virgolette) e aggiungo “incivile” se comprende automaticamente il “far casino”, preferibilmente di notte e per più sere di fila strafottendosene di chi vorrebbe semplicemente riposare a casa sua. É su questo che occorre una riflessione “culturale”
    Cordialmente

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