Giorgio Nidoli è fuori pericolo

Il compagno di volo di Bob Monti sta meglio. Ancora sotto shok per l'incidente e la perdita dell'amico, sarà nei prossimi giorni trasportato all'ospedale di Varese. Forse una raffica di vento improvvisa la causa dell'incidente

Fatale all’aliante guidato da Roberto Monti e Giorgio Nidoli, potrebbe essere stata una raffica di vento, forte e improvvisa. Questa è una delle ipotesi che potrebbe aver causato la sciagura costata la vita al pilota "Bob" Monti, 63 anni di Jerago, esperto pilota di alianti e campione italiano uscente della classe 18 metri. Una raffica di vento che li ha spinti contro il costone roccioso del Monte Dolada. Un impatto durissimo che ha spaccato a metà il velivolo, scaraventando fuori dall’abitacolo Monti, che sarebbe deceduto sul colpo. Il suo compagno di volo Giorgio Nidoli, 70 anni, docente di ortodonzia all’università dell’Insubria, è rimasto invece incastrato nella carlinga accartocciata e semidistrutta, riportando diverse fratture agli arti. Ora si trova ricoverato presso l’ospedale di Belluno. Le sue condizioni non sono gravi, anche se lo shok subìto è stato notevole. 

I due, insieme ad altri cinquanta equipaggi, partecipavano ad uno stage di voli sulla lunga distanza. L’aliante di Monti e Nidoli è decollato alle 11 e 20 di venerdì dall’aeroporto di Asiago e portato fino a quota a quota 1.750 metri sul livello del mare, le condizione meteo erano ottimali, con un vento di 4 nodi. Il rientro era previsto all’aeroporto di asiago nel primo pomeriggio. Dopo circa cinquanta minuti di volo i due varesini si sono trovati vicino al Monte Dolada e lì, per cause ancora da chiarire, hanno perso quota schiantandosi sul costone roccioso che dà sul lago Santa Croce, in località Col Mat, a circa 1000 metri di altezza. A lanciare l’allarme all’aeroporto di Asiago sarebbe stato l’equipaggio di un altro aliante, che viaggiava poco distante dai varesini. Sul luogo della sciagura sono intervenuti il soccorso alpino, i carabinieri e i vigili del fuoco. Dai resti dell’abitacolo semidistrutto, gli uomini del soccorso alpino, avvicinatisi al luogo dell’incidente con un elicottero, hanno estratto Giorgio Nidoli, trasportato subito all’ospedale di Belluno. Subito dopo,  è stato recuperato anche il corpo senza vita di Bob Monti (nella foto), grazie all’intervento degli uomini dell’Alpago. L’aliante è stato recuperato e messo sotto sequestro dalla magistratura.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Aprile 2002
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