Nasce ALDEA, l’associazione che farà le pulci agli amministratori pubblici

È un libera associazione per la democrazia e l'efficienza amministrativa. Tra i fondatori Costantino Lazzari, ex assessore al Bilancio

Cosa fanno gli amministratori pubblici? Cosa sa la gente delle decisioni che vengono prese nel chiuso del Palazzo? E soprattutto cosa si conosce dei risultati? Nel Paese delle troppe promesse non mantenute, dei timbri, dei punzoni e dei balletti è nata una libera associazione che farà le pulci a chi gestisce la cosa pubblica. Si chiama Adea (Libera associazione per la democrazia e l’efficienza amministrativa) e si è costituita questa mattina a Varese. Di fronte al notaio si sono ritrovati i sette soci fondatori, rappresentativi di tutto l’arco costituzionale, tanto per ribadire che l’iniziativa non ha alcun cappello politico: due per il centrodestra (Giulio Garti ed Ennio Pistone), due per il centrosinistra (Aurelio Penna e Attilio Cannella) e due tecnici (Lorenzo Zendrini, Gino Pastore). Il settimo è Costantino Lazzari, "un democratico appassionato", come lui stesso si definisce. Consulente aziendale, esperto di diritto societario, nonché ex assessore al Bilancio della giunta Fumagalli, quando già era fuoriuscito dalla Lega. 
(nella foto: Costantino Lazzari)

Una nascita casualmente simbolica quella di Aldea, nel momento in cui i giudici del tribunale, riuniti in "conclave" in un hotel della città, sono stati chiamati a decidere sui misfatti della tangentopoli varesina. «Vogliamo abituare il cittadino a chiedere conto agli amministratori e costringere questi ultimi a rendere conto di quello che fanno – esordisce Lazzari -. Ai cittadini non si spiega quasi nulla, in modo che non abbiano i mezzi per giudicare chi li amministra. Aldea si pone come strumento che accelera questo tipo di comunicazione. In una democrazia rappresentativa basata sul consenso questo meccanismo diventa importante perché gli amministratori pubblici oggi rendono conto solo a se stessi e al massimo ai sondaggi».

L’idea di Lazzari ricalca cio’ che succede nelle società private, dove gli amministratori ogni anno tirano le somme del loro operato di fronte all’assemblea dei soci, chiamata a giudicare i risultati e l’attività svolta. Pollice verso o gradimento, dunque,  sulla base dei risultati portati e discussi davanti "al popolo".
Lui è convinto che funzionerà, che la gente risponderà, come rispose vent’anni fa al giornalista Giuseppe Turani che su Repubblica ebbe l’intuizione di spiegare l’economia italiana, fino a farla diventare roba da best seller.
«Con tangentopoli la cittadinanza ha tirato un sospiro di sollievo – conclude Lazzari – non si poteva più andare avanti così. Ma conclusa quella stagione è subentrata una grande tristezza. Dopo quei momenti eroici e  tragici, il paese è ripiombato in una falsa normalità e un disinteresse preoccupanti. Appena terminata la mia esperienza di assessore a Varese ho pensato a questa associazione. Parleremo alla gente senza parole forbite e chiederemo alla gente di parlare e di partecipare. Agli amministratori chiederemo di spiegare pubblicamente passo passo le loro scelte amministrative».
La neonata associazione si propone dunque di alzare il livello di partecipazione democratica e ridare vitalità
al popolo, un tempo realmente e non solo formalmente sovrano. Aldea in spagnolo significa "piccolo villaggio". Anche questo è solo un caso.


Redazione VareseNews
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Pubblicato il 09 Maggio 2002
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