Il Coni rigetta il ricorso dei Turri: “Faremo ricorso al Tar”

Ancora un parere negativo sulle credenziali presentate dalla vecchia società. E il 12 il consiglio federale stilerà i calendari dei campionati

Mentre il Como vede accettato il suo ricorso ed è riammesso in C1, per il Varese Calcio un nuovo parere negativo. La camera di conciliazione del Coni ha rigettato il ricorso presentato dalla famiglia Turri. Ed è un nuovo, pesante passo verso la scomparsa definitiva del Varese Football Club.
L’incontro a Roma di questa mattina doveva verificare se la situazione venutasi a creare in settimana poteva essere sufficiente alla sopravvivenza della società.
Il presidente Claudio Turri era infatti riuscito a mettere insieme i circa 400mila euro necessari a colmare le lacune in termini di stipendi arretrati ai giocatori. Una novità che sembrava sufficiente per ottenere le liberatorie. Altri 207mila euro erano pronti per le fidejussioni. Ma il Coni, convocati i vertici societari questa mattina a Roma, ha rigettato il ricorso. Le motivazioni della sentenza saranno note probabilmente il 10 agosto prossimo.
Se l’evidenza sembra dar ragione a chi da tempo è convinto che il vecchio Varese non possa avere più speranze di risorgere, il presidente non demorde.
"Il nostro ufficio legale sta preparando il materiale per un ricorso al Tar" conferma un abbattuto Claudio Turri raggiunto telefonicamente in aeroporto.
Di nuovo dunque le scadenze in qualche modo vanno ad intrecciare le due vicende parallele del vecchio e del nuovo Varese. L’inizio della prossima settimana vedrà contestualmente il perfezionamento dell’iscrizione in federazione della neonata Varese 1910. Il 12 agosto poi il consiglio federale della Figc stilerà i nuovi calendari. Nello stesso giorno i Turri presenteranno al Tar il loro ricorso.
"Siamo ancora convinti di aver le carte in regola per una regolare iscrizione al campionato di C2 – conclude Turri".
Di diverso avviso gli artefici del Varese 1910. Sergio Terzaghi, esponente del Carroccio in consiglio comunale e fino a ieri membro dell’associazione Varese 1910, non usa parafrasi. "Se i Turri volessero bene al calcio varesino – commenta – dovrebbero rendersi conto che questi continui ricorsi creano solo ritardi alla nascita della nuova società. E poi dovrebbero una volta per tutte spiegare alla gente con quali fondi e con quali giocatori intendono eventualmente affrontare la stagione".
La telenovela, insomma, non è ancora finita.
Nel frattempo Riccardo Sogliano, fino a ieri fino vice presidente del Varese 1910 ha fatto un passo indietro.
Dopo aver contribuito di concerto con l’amministrazione comunale a creare le condizioni perché si formasse un nucleo di sostenitori della nuova società, ha rinunciato a garantire in prima persona i 400mila euro che avrebbero dovuto coprire i debiti pregressi del vecchio Varese. Al suo posto, dunque l’imprenditore Elia Azzalin, presidente in pectore della nuova società; oltre a garantire la somma, Azzalin si è dichiarato disponibile ad investire in prima persona sul budget necessario a ripartire dall’eccellenza.
La Varese 1910, lo si va ripetendo ormai da giorni, scalpita ai blocchi di partenza. I tempi questa volta dovrebbero essere quelli giusti. Mancano davvero poche ore e, ci si augura, ogni velo di incertezza dovrà per forza cadere.
Lo conferma anche Luca Balzaretti, segretario della neonata società: "Formalmente dobbiamo attendere il 12 agosto, di fatto siamo già operativi. Una riunione di lunedì dovrà stilare il definitivo organigramma della società". Di certo al cento per cento, per quanto riguarda i nomi chiave, ancora nulla. Si sa che è molto papabile per il ruolo di direttore sportivo Marco Codazzi. "Per quel che riguarda l’allenatore, alcuni nomi sono al vaglio, ma è ancora presto per l’annuncio definitivo".

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Luglio 2004
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