A Luino l’emergenza infermieri rimane alta

Un saldo negativo di 16 dipendenti: ne arrivano quattro e se ne vanno in venti e, come se non bastasse, le prime quattro infermiere chiamate dalla Polonia hanno abbandonato lo stage formativo per evidenti problemi di lingua, sostituite successivamente con quattro romene che l’italiano lo parlano.  Questa la situazione del personale all’interno del nosocomio di Luino, da più di un anno al centro di una bufera che ne minaccia la chiusura. La più grande azienda del luinese sta subendo una fuga di personale dovuta, secondo i sindacati, al continuo logoramento e all’instabilità della situazione che oscilla tra la chiusura e un rilancio senza fondi. Secondo Silvio Tonella, rappresentante Fsi a Luino, la situazione è molto grave per una piccola struttura come quella di Luino e coprire i turni in modo regolare sta diventando sempre più difficile:«Serve una politica di incentivi da parte della direzione generale che trasformi Luino da ospedale di confino a qualcosa di allettante. Servono concorsi pubblici che specifichino la destinazione del personale prescelto e non interventi del privato usati come tampone». Alloggi, incentivi economici e sicurezza per il futuro potrebbero essere di grande aiuto, secondo l’Fsi. Secondo il direttore generale Roberto Rotasperti, invece, l’unico metodo valido per chiudere le emergenze di personale che si creano continuamente nella struttura del Verbano è il ricorso alla cooperativa che reperisca il personale privatamente dislocandolo nei punti di maggiore urgenza. Ma fino ad oggi, questa soluzione non sembra dare i risultati sperati e l’avvicendamento di personale in stage ne è una conferma. Il contratto d’appalto non è ancora stato firmato.  
La confusione invece di diminuire aumenta e di infermieri operativi, non in stage, neanche l’ombra. Questa sera i sindacati incontreranno nuovamente Roberto Rotasperti per capire quali siano le prossime mosse della direzione generale sia in ambito di reperimento personale che in materia di rilancio dei servizi.