Lavori in corso all’ospedale di Busto. Zoia: «Rinnoviamo per migliorare»

Agosto senza ferie per l'azienda ospedaliera che sta rivoluzionando alcuni reparti. La Broncopneumologia trasferita al Pozzi. Al Bizzozzero si lavora per realizzare un hospice

La Broncopneumologia trova nuovi e più moderni spazi all’interno dell’Ospedale di Busto Arsizio.
Per l’Unità Operativa diretta dal dottor Pietro Zanon è infatti da poco terminato il trasferimento dallo storico padiglione "Bizzozzero" al padiglione "Pozzi", dove questa specialità ha trovato una collocazione più adeguata e una disposizione su tre piani.
Lo spostamento della Broncopneumologia ha reso possibile l’inizio dei lavori di ristrutturazione del "Bizzozzero", dove l’Azienda Ospedaliera "Ospedale di Circolo di Busto Arsizio" ha in programma di rimodernare la Psichiatria, di realizzare un Hospice e una nuova unità di degenza.
«L’Ospedale di Busto Arsizio – sottolinea il Direttore generale Pietro Zoia – è un cantiere quanto mai attivo. E lo testimoniano non solo i lavori in corso, ma tutto quanto abbiamo già concluso e ‘consegnato’ nei mesi scorsi ai pazienti, come la nuova Dialisi e la nuova Riabilitazione».
La struttura di Busto guarda, dunque, al futuro.
«Sono sotto gli occhi di tutti gli utenti – prosegue il Direttore generale – i lavori per il raddoppiamento della Radioterapia, per la nuova Nefrologia, che passerà dal Polichirurgico al padiglione Centrale, della Day Surgery e del pre-ricovero chirurgico, che saranno anch’essi trasferiti dal Polichirurgico al Centrale, e per il completamento della rete antincendio. È prevista – annuncia Zoia – anche la ristrutturazione delle sale operatorie, di due piani del Polichirurgico, del Pronto Soccorso, nonché l’ammodernamento e l’ampliamento dell’Obitorio».
Molte le novità, quindi, per l’Ospedale di piazzale Solaro.
«Il riferimento al protocollo di week-surgery della Ginecologia – afferma inoltre Zoia – non è leggibile come un ridimensionamento del servizio, ma piuttosto come a una nuova modalità organizzativa per dedicare le forze alla cura delle patologie più gravi, con casi in incremento rispetto all’anno scorso. Un’organizzazione del reparto, tra i punti d’eccellenza dell’Ospedale, che vede la chiusura il sabato e la domenica, si può effettuare innanzitutto perché si adottano ormai da tempo le più moderne tecniche operatorie mininvasive che riducono i tempi di degenza, le sofferenze e il disagio delle pazienti. Ciò è possibile grazie all’elevata professionalità del primario e di tutto lo staff medico-infermieristico presente nell’Unità Operativa».
Tornando alla nuova Broncopneumologia, come detto, il reparto è articolato su tre piani: al primo piano ci sono gli ambulatori per i pazienti esterni di Broncopneumologia, Allergologia e Fisiopatologia respiratoria e la zona riservata al Day hospital; al secondo piano, invece, sono stati collocati gli studi medici, le sale per la broncoscopia e la radioscopia e quella per le medicazioni; al terzo, infine, tutti gli spazi sono dedicati alle degenze.
I posti disponibili per il ricovero, collocati in stanze climatizzate a 2 o 3 letti, sono in totale 32, due di questi destinati alla cure palliative. Quattro delle camere, inoltre, sono dotate di un sistema di telemonitoraggio per poter tener sotto controllo al meglio i pazienti più gravi.
Un’attenzione, quella dell’Ospedale, che mira a rispondere alle necessità di pazienti broncopatici: «Nel primo semestre del 2004 – spiega il dottor Pietro Zanon, primario di Broncopneumologia e direttore del primo Dipartimento medico – l’Unità Operativa ha effettuato 489 ricoveri, 177 in day hospital, con un indice di occupazione dei posti letto pari al 98%. Rispetto allo scorso anno, è aumentata la complessità dei casi dell’11%».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 04 Agosto 2004
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