Al cinema con una “normale” famiglia di supereroi

Da venerdì nelle sale l’ultimo lavoro della Disney che riscopre i valori della famiglia

Questa votla i supereoi dei bambini nascono dalle paure dei grandi. Un film nato dall’idea del regista di non riuscire ad affrontare la paternità, dal timore di diventare padre e di non essere mai presente, di non riuscire a dividersi tra lavoro e bambini. Da queste sensazioni, e paure, è nato Gli incredibili, una normale famiglia di supereroi di Brad Bird, già autore del bellissimo e forse sottovalutato cartone animato Il gigante di ferro e regista dei trasgressivi Simpson. Bird era da poco diventato padre quando ha pensato a una storia in cui fosse possibile far conciliare la vita privata con i sogni personali. Una situazione che in tanti si vedono costretti ad affrontare.

E così è nato Gli incredibili, ultimo prodotto della pluripremiata Pixar, società che, almeno per questo ultimo film, fa ancora capo alla Disney e che negli ultimi anni con film come Toy Story e Alla ricerca di Nemo ha letteralmente rivoluzionato il mercato dell’animazione, mandando definitivamente in pensione il vecchio e classico modo di fare cartoni animati a due dimensione: Basti pensare che, per la prima volta in settant’anni, la Walt Disney quest’anno non produrra alcun film in animazione tradizionale, tanto che il prossimo progetto è in previsione solo nel 2006.

Gli incredibili, oltre a essere rivoluzionario e innovativo e cimentandosi per la prima volta con personaggi umani (finora la Pixar si era sempre basata su personaggi di fantasia), segue comunque le linee dissacratorie e a volte politicamente scorrette che hanno caratterizzato i precedenti successi senza dimenticare i buoni sentimenti e la lezione educativa delle storia, tema caro alla Disney, fin dalle sue origini.

Il film racconta la storia  di una “normale” famiglia di supereroi segue le avventure di una famiglia di ex supereroi che riscoprono i propri poteri. Un tempo Bob Parr (noto anche come Mr. Incredibile) era uno dei più grandi avversari del crimine di tutto il mondo, combatteva il male e salvava vite umane quotidianamente. Tuttavia, quindici anni dopo, lui e sua moglie Helen (anche lei un’ex supereroina di tutto rispetto) sono stati costretti ad assumere indentità civili e si sono ritirati in una villetta fuori città. Oggi vivono come “comuni mortali” e conducono una vita tranquilla insieme ai loro figli e ce la mettono tutta per sembrare “normali”. In veste di assicuratore che timbra il cartellino, l’unica cosa che Bob combatte oggigiorno è la noia e un giro vita sempre più ampio. Desideroso di tornare in azione, il nostro supereroe in panchina trova l’occasione quando una misteriosa comunicazione lo convoca su un’isola remota per un incarico top secret. Ora che il destino del mondo è appeso a un filo, la famiglia deve unirsi e ritrovare l’elemento “fantastico” che la contraddistingue.

«Al centro de Gli incredibili c’è la storia di una famiglia – racconta il regista -, i cui membri alla fine riescono a trovare un punto di incontro fra le proprie aspirazioni individuali e l’amore che nutrono l’uno per l’altro. È anche una commedia sui supereroi che scoprono il loro lato più umano. Mentre scrivevo, volevo creare un mondo pieno di riferimenti alla cultura pop in cui fossero presenti i gadget dei film di spionaggio, i superpoteri dei personaggi dei fumetti e le personalità diaboliche che utilizzano le loro invenzioni più ingegnose per distruggere il pianeta; contemporaneamente, all’interno di questa cornice fantastica, volevo raccontare la storia di una famiglia. Ci ho messo davvero tutto, tanto di personale, il fatto di essere padre, l’idea di invecchiare, l’importanza di una famiglia, cosa significa il lavoro e soprattutto cosa si prova all’idea di perdere le cose che si amano». 

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Pubblicato il 26 Novembre 2004
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