Tute blu, salta la trattativa e prosegue la protesta

Respinta la proposta di Federmeccanica. I sindacati: «120 euro su due anni e mezzo corrispondono a 100 euro al mese su due anni, non possiamo accettare». In programma nuovi scioperi spontanei

Si è chiusa con il secco “no” dei sindacati la trattativa per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici. L’ultima proposta di Federmeccanica, che prevedeva un aumento di 120 euro lordi al mese per due anni e sei mesi (che corrispondono a 100 euro sui due anni), non ha convinto i rappresentanti dei lavoratori che hanno rinunciato al confronto e hanno chiesto l’intervento del ministero. L’aumento proposto dal gruppo che riunisce le aziende meccaniche di Confindustria avrebbe avuto decorrenza dal primo gennaio del 2008 e una scadenza al 21 dicembre 2009.  «La trattativa è finita – ha commentato il segretario della Fiom, Gianni Rinaldini -. Non siamo disposti a continuare una trattativa su un testo ultimativo. Su quanto offerto non è possibile l’accordo».

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Il ministro del Lavoro Cesare Damiano ha convocato per martedì mattina (15 gennaio) sindacati e aziende al Ministero del Lavoro. Il ministro auspica la ripresa del negoziato e si rende disponibile ad istituire eventualmente un tavolo di contrattazione. L’incontro è stato stabilito per le 9.30.

A rendere difficile il raggiungimento dell’accordo non sono solo le posizioni sugli aumenti salariali ma anche altre questioni normative legate al contratto: precariato e contratti di lavoro interinale in prima fila. «La proposta non è accettabile – ha commentato da Varese, Maurizio Canepari, segretario provinciale Fiom -. Il tavolo delle trattative ha perso perciò le sue condizioni per funzionare e abbiamo chiesto l’intervento immediato del ministro». Dopo una giornata di mobilitazioni in tutta la Provincia – conclusa con le manifestazioni alla BTicino (a Varese, Bodio e Tradate), Finnord di Jerago, Agusta di Vergiate e Cascina Costa (dove i lavoratori hanno aspettato l’arrivo del ministro Bersani) e alla Sanyo di Cavaria dove le tute blu sono scese in piazza nel pomeriggio e hanno bloccato il traffico all’incrocio con Premezzo per circa trenta minuti, senza scordare i dipendenti della Bertolina, della Bfe e della Schiavi in corteo esterno fino all’entrata dell’autostrada di Castronno e quelli della Pomini-Tenova, Pomini-Rubber & Plastics, Sirsi di Castellanza, Mazzoni di Busto Arsizio, Gerfan e Pangborn, oltre alle due ore di sciopero indette alla Inda e alla Slimpa – la situazione torna ad essere in alto mare. I rappresentanti dei lavoratori annunciano nuove manifestazioni spontanee sul territorio varesino mentre nel pomeriggio la protesta potrebbe essere più organizzata.

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Pubblicato il 14 Gennaio 2008
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