Malpensa: in una mozione le richieste del Consiglio regionale al Governo

Il futuro di Malpensa, nel giorno dell’inizio dell’operatività di CAI-Alitalia sul territorio nazionale, è stato nuovamente affrontato in Consiglio regionale

Il futuro di Malpensa, nel giorno dell’inizio dell’operatività di CAI-Alitalia sul territorio nazionale, è stato nuovamente affrontato in Consiglio regionale con la discussione di due distinte mozioni presentate dal Partito democratico e da Fi-Pdl, An-Pdl, Udc, Per la Lombardia e Lega Nord. 

 

L’assemblea ha approvato la mozione della maggioranza (primo firmatario Paolo Valentini) nel quale si chiede tra l’altro al Governo nazionale “di ribadire l’importanza dell’aeroporto di Malpensa quale asset infrastrutturale strategico per l’intero sistema Paese” e di porre in essere tutti gli atti necessari “a garantire la rapida revisione degli accordi bilaterali e la liberalizzazione dei diritti di traffico e adeguati ammortizzatori sociali per i lavoratori di Malpensa e del suo indotto”.

 

Con questo documento, il Consiglio regionale chiede inoltre alla nuova compagnia aerea “di rendere note subito le proprie decisioni strategiche ed industriali per l’aeroporto e le condizioni per attuare il Piano Fenice che prevede un forte posizionamento su Malpensa” ed impegna il presidente Formigoni “a convocare immediatamente un tavolo di confronto con CAI e con gli altri operatori del trasporto passeggeri e cargo e concordare con le istituzioni che gravitano attorno all’aeroporto varesino eventuali iniziative comuni di sostegno alle politiche del trasporto aereo delle regioni del Nord”.

 

L’Aula ha invece respinto la mozione del Partito democratico (primo firmatario Carlo Porcari) che impegnava la Giunta regionale ad avviare le iniziative necessarie a  riconfermare tutti i finanziamenti per le infrastrutture di Malpensa, a rilanciare il mercato Cargo, a mettere a disposizione adeguati ammortizzatori sociali anche per i lavoratori a tempo determinato e atipici, a liberalizzare gli slot e invitava il presidente Formigoni a farsi promotore della riconvocazione del Tavolo per Milano con il governo. 

 

E’ stato respinto anche un ordine del giorno presentato da Rifondazione comunista per chiedere un impegno della Giunta a modificare radicalmente “la disastrosa linea tenuta finora” e preparare un progetto di riforma dell’intero sistema aeroportuale lombardo e del nord-Italia che salvaguardi la vocazione internazionale di Malpensa e i livelli occupazionali in tutti gli scali della Lombardia.  

 

Nel corso del dibattito sono intervenuti Stefano Tosi (Pd) che ha sostenuto: “siamo di fronte ad una sconfitta del sistema lombardo. E’incredibile che Malpensa non sia più protagonista né nel mercato passeggeri né in quello cargo. Non si è seguita una strada alternativa e tutta l’economia del nord-ovest ne esce pesantemente condizionata”. 

 

Il presidente del gruppo Fi-Pdl, Paolo Valentini, ha ribadito nel suo intervento che “il problema Alitalia non è nato lo scorso marzo ed è inutile continuare a piangersi addosso. Il governo regionale ha fatto tutto il possibile ma le leve di comando sono in altre mani. Regione Lombardia con questa iniziativa chiama CAI alle proprie responsabilità e non intende muoversi da sola in maniera scomposta ma in accordo con tutte le realtà territoriali che gravitano sull’aeroporto”. 

 

Per l’assessore alle Infrastrutture e mobilità Raffaele Cattaneo: "questo è il momento di puntare sul Piano B per lo sviluppo di Malpensa, quello cioè che rilancia l’aeroporto internazionale senza Alitalia. E’ possibile investire su Malpensa puntando sulla piena liberalizzazione del trasporto aereo con l’apertura degli accordi bilaterali, l’ampliamento dei diritti di traffico e la liberalizzazione degli slot”. “Cai – ha proseguito Cattaneo – deve comunque rendere note da subito le proprie decisioni strategiche ed industriali che impattano sugli scenari futuri dell’aeroporto di Malpensa”.

 

Cattaneo ha anche proposto un’iniziativa con le Regioni limitrofe e con le società che gestiscono gli scali del Nord per arrivare ad un’offerta coordinata che faccia crescere tutti e consenta una razionalizzazione del mercato.  

 

Giuseppe Adamoli (Pd) ha affermato che il contribuente italiano e il sistema socioeconomico lombardo sono fra i perdenti di questa partita, mentre i vincitori sono AirOne, CAI e AirFrance. “Ora abbiamo il problema – ha detto Adamoli – di come porre riparo al declino di Malpensa, che non è affatto ineluttabile nel medio e soprattutto lungo periodo”  

 

“La vicenda CAI è un altro grande fallimento di Formigoni – ha detto il capogruppo di Rifondazione comunista, Mario Agostinelli – dopo la desertificazione dell’Alfa di Arese. Gli accordi con Air France rappresentano interessi politici di parte e compromettono gli equilibri economici e sociali della nostra regione”.  

 

Anche per i  Verdi (per cui sono intervenuti Carlo Monguzzi e Marcello Saponaro) la maggioranza deve riconoscere i propri errori, perché “la questione è stata affrontata con confusione e contraddittorietà, con un elevato costo sociale per i cittadini lombardi”. 

 

Stefano Zamponi (Idv) ha indicato quella che a suo parere è una pesante responsabilità politica della Lega, che avrebbe dovuto meglio tutelare gli interessi del territorio del Nord ed ha indicato come punto critico (presentando anche un emendamento) il monopolio sulla tratta Milano-Roma. 

 

Nell’analisi di Riccardo Sarfatti (PD) la liberalizzazione del mercato aereo è la vera condizione della ripresa di Malpensa. Sarfatti ha indicato nell’intreccio fra poteri forti una delle più gravi “anomalie” del capitalismo italiano. 

 

 “Di fronte a questo esito negativo, ci saremmo aspettati – ha detto Marco Cipriano, Sinistra Democratica – che il Presidente Formigoni assumesse in Aula una posizione coraggiosa almeno quanto quella della sua collega di coalizione Letizia Moratti, se non altro per coerenza con le sue stesse posizioni allarmate e preoccupate di un anno fa.” 

 

Ciò che si può fare ora, secondo il capogruppo PD Carlo Porcari, dopo i “disastri” che sono evidenti a tutto il mondo imprenditoriale ed economico, è fare in modo che gli aeroporti siano dotati di infrastrutture adeguate, rendere concorrenziali le società di gestione, dare regole che rendano possibile l’apertura dei mercati. 

 

“Alleanza Nazionale – ha detto il capogruppo Roberto Alboni – vota contro le proposte dell’opposizione perchè bisogna dare segnali positivi. Sappiamo che i partiti di maggioranza a Roma non sono così tanto lontani dalle nostre richieste ma hanno il dovere di pensare al Pese intero. E’ per questo, sono certo, che Malpensa avrà un futuro”.  

 

Il tema della liberalizzazione delle rotte è tornato anche nella dichiarazione di voto di Stefano Galli (Lega Nord), che ha affermato: “Se la nuova compagnia insisterà nella scelta di abbandonare Malpensa, sarà necessario pretendere l’immediata liberalizzazione delle rotte. La mozione presentata oggi ribadisce quanto voluto dalla Lega Nord in Parlamento con l’emendamento presentato alla Camera, e che prevede l’immediata riassegnazione degli slot inutilizzati, al fine di porre le basi per la pronta rinascita di Malpensa”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Pubblicato il 14 Gennaio 2009
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