Nuova giunta: “Scelte paradossali”

La nuova giunta di Somma Lombardo non fa attendere le reazioni delle opposizioni in consiglio comunale. Il più duro è Claudio Brovelli, battitore libero dell’assemblea cittadina con la sua lista “Impegno per Somma”, già sindaco per nove anni della città dei tre leoni: «Mi sembrano scelte paradossali – commenta – Un cambio così netto ad un anno e mezzo dal voto rappresenta o l’ammissione di incapacità della squadra precedente, oppure non capisco cosa sia. Sono stati cambiati assessori e deleghe. La cosa che più mi stupisce è il vicesindaco non di Somma Lombardo: un fatto che non ricordo da decenni a questa parte. Il sindaco mi pare sia troppo condizionato dalle forze politiche, manca di equilibrio. Sono solidale con i tre assessori saltati: Scandroglio ha fatto bene; la Birigozzi è forse l’unica sul cui lavoro nessuno ha mai avito nulla da ridire, mi sembra vittima di un gioco di partito; la Rossi, con la quale ho polemizzato all’inizio, stava imparando a gestire l’assessorato: mi sembra glielo abbiano sfilato da sotto il naso. Il ritorno di Mancini è la ciliegina sulla torta: gli insulti in aula si ricordano ancora, cose mai viste. Adesso la sinistra deve agire con calma: loro hanno un vantaggio ampio. Io di nuovo in corsa? È prematuro parlarne ora». Attacca anche la capogruppo del Partito Democratico Virginia Brasca: «Non se sapevamo nulla, come sempre le cose le scopriamo dalla stampa – commenta arrabbiata -. Non commento le scelte sulle persone, anche se il cambio del vicesindaco mi lascia di stucco: arrivare ad un anno e mezzo dalla fine della legislatura e cambiare in modo così netto vuol dire che la coesione tanto sbandierata in realtà non c’era. Fanno solo quello che vogliono: il sindaco fa sempre più il podestà, i partiti giocano a scambiarsi le cadreghe, vedi la patrimoniale. Noi stiamo lavorando intensamente, ma contano più le idee e i progetti dei posti: a mettere a posto quelli c’è sempre tempo». Sospende il giudizio sulle persone Mauro Picchetti di Rifondazione Comunista: «Almeno sui nuovi non posso dire niente, gli altri invece si conoscono. Il fatto che non sapessimo nulla è la prassi a Somma – commenta -, un modo barbaro di fare le cose che mortifica politicamente e formalmente: è successa la stessa cosa per la patrimoniale. Mi sembra siano in difficoltà, adesso i nodi verranno al pettine. Puntano sempre sull’immagine e poco sui contenuti». Più approfondito il giudizio di Luigi Bollazzi della lista “Insieme per difendere Somma”: «Il ritorno di Mancini è utile alla maggioranza: con l’Udc pensano di avere più forza – spiega -. Della revoca della Birigozzi si sente da mesi, forse anni. Per quanto riguarda il posto di vicesindaco credo che Somma sia l’unico Comune dove la Lega non ha un esponente per ricoprire questo ruolo: forse è un modo per aumentare i fans della Grande Malpensa, Il sindaco fa un po’ troppo il podestà. La Sicurezza mi sembra il dicastero più debole: la Rossi credo sia la persona meno adatta per ricoprire quel ruolo. La Colombo ai Servizi Sociali può rappresentare un cambio di passo in un ambito dove non è stato fatto niente per tre anni e mezzo. La cosa che emerge è che io rimango solo a difendere l’ambiente».