Outlet o non outlet? Questo è il problema della Folla

Da anni l’area ex Siome alla Folla di Malnate è oggetto di desideri e leggende metropolitane: dal cinema multisala all’Ikea, si è detto di tutto su quale sarà il modo in cui sarà sfruttata l’area. Ora, il progetto sembra diventare più concreto sull’ipotesi di un outlet modello Serravalle Scrivia, con tanto di viuzze e piazzetta. Ancora una volta, solo un’ipotesi: ma sufficiente per scatenare le reazioni dei rappresentanti del commercio.

 

«Di centri commerciali, a Malnate, ce n’è abbastanza: in città ci sono la Coop, il Tigros, la Despar. Poco fuori le grandi realtà di Iper ed Esselunga, è stato appena approvato un centro commerciale a San Salvatore – spiega Gianni Lucchina, direttore di Confesercenti – Un altro centro commerciale sarebbe un abuso, specie in un momento in cui si sta discutendo la cassa integrazione per i lavoratori del commercio»

La questione era già nata con la giunta di centro sinistra dell’ex sindaco Olinto Manini: «Ma ora che è salita al municipio di Malnate la giunta Damiani, di centrodestra, la situazione non è cambiata: da questo punto di vista è una idea bipartisan. Ma le politiche bipartisan riescono evidentemente solo a far crescere outlet. Tutti sono d’accordo a risanare una zona obiettivamente degradata, anche noi. Ma bisogna proprio farlo con i centri commerciali?».

Per Confesercenti, quella del comune di Malnate è una scelta precisa: «Se da una parte si approva un centro commerciale di media distribuzione a San Salvatore e si mette in campo l’idea di un outlet, e dall’altra si sposta il mercato dalla sua sede naturale alla piazza della chiesa che stanno rifacendo, a noi sembra che l’intento di svuotare il centro cittadino dalle sue naturali vocazioni commerciali sia evidente», prosegue Lucchina.

Un progetto, quello dello spostamento del mercato, che è già cosa fatta: «Ma senza interpellare minimamente i commercianti. Così la sensazione di svuotamento del centro del commercio naturale a Malnate è completa».

«Senta, noi abbiamo istituito da prima di Natale un servizio navetta gratuito che porta dalle periferie al cimitero e al mercato. Le sembra una scelta di chi voglia svuotare il centro? – risponde a distanza il sindaco di Malnate – Il mio unico cruccio è che non sia per nulla sfruttata dai malnatesi. E la questione del mercato poi l’ho discussa proprio un anno fa con gli stessi commercianti, e quella zona era stata concoordata con loro per non uscire dal centro e nello stesso tempo dotare la piiazza di nuovi servizi colonnine per l’energia e parcheggi dedicati. Non vedo quale sia il problema ora».

Quello dell’outlet, forse…«Innanzitutto io non ho parlato di outlet: ho detto che non voglio un centro commerciale classico, ma qualcosa di innovativo che non esista sul territorio e possa fare concorrenza a Fox Town, mantenendo i potenziali clienti italiani sul territorio e magari portando qui gli svizzeri, con le auto ma magari anche con la ferrovia della Valmorea, con un percorso integrato di tipo anche turistico, nelle nostre zone – chiosa Damiani -. Ma non si parli di centro commerciale, e quasi quasi nemmeno di Outlet: Serravalle mi sembra un’idea già superata, io sono più avanti, penso ai centri che stanno sorgendo in Friuli, che insieme all’offerta commerciale integrano anche una offerta culturale, come cinema e auditorium».