Crisi Malpensa e occupazione: primi dati sul ricorso agli ammortizzatori sociali

L’assessore al Lavoro della Provincia fa il punto sulla crisi occupazionale anche alla luce delle opportunità offerte dalla prospettiva che Lufthansa attivi un reparto per la manutenzione degli aerei

Per rispondere alle ricadute dell’abbandono dell’hub varesino da parte della ex compagnia di bandiera, nel 2008 sono stati stanziati 40 milioni di euro per l’erogazione di ammortizzatori sociali in deroga a favore di aziende e lavoratori coinvolti nella crisi. L’utilizzo di queste risorse è stato reso operativo da un accordo quadro siglato nel luglio scorso da Regione Lombardia, Provincia di Milano, Provincia di Varese e parti sociali.
 
Il primo bilancio delle attività, effettuato dall’assessorato al Lavoro della Provincia di Varese a sei mesi dalla firma dell’accordo, evidenzia che da luglio a dicembre 2008 hanno usufruito di questa opportunità 12 aziende, che hanno inoltrato complessivamente richieste di accesso alla Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria per 1790 persone. Ad essere maggiormente colpite sembrano essere le aziende che operano nella movimentazione merci e grandi aziende connesse ai trasporti aerei.
 
A questo va aggiunto il numero crescente di persone, precedentemente impiegate nell’ambito dell’aeroporto, che si rivolgono ai Centri per l’Impiego in quanto il loro contratto a tempo determinato o stipulato con una agenzia di somministrazione di lavoro non è stato rinnovato alla scadenza.
 
«A fronte di questa situazione, ben venga la proposta di Lufthansa Technik di impiantare il proprio reparto manutenzione aeromobili che Cai avrebbe intenzione di abbandonare. La prospettiva potrebbe essere quella di dare lavoro a 160 persone entro il 2010, quando l’attività sarà a regime» ha commentato Alessandro Fagioli, assessore al Lavoro e Politiche Giovanili della Provincia di Varese.
 
Si è infatti tenuto nei giorni scorsi un primo incontro tra i vertici della compagnia aerea tedesca e la Provincia di Varese per illustrare le modalità con cui Lufthansa dovrebbe occupare l’hangar di proprietà di Sea lasciato libero da Alitalia per svolgere attività di manutenione di aerei propri, ma anche di altre compagnie.
Un’attività importante che prevede un significativo impegno della società tedesca anche sul fronte della formazione, visto che è prevista l’attivazione di specifici percorsi, predisposti da Lufthansa Technik, ma attivati in loco, con tanto di certificazione finale della formazione da parte di Enac.
 
Questa attività potrebbe quindi trovare favorevole terreno di sviluppo in provincia di Varese, non a caso definita la “provincia con le ali”, vista la consolidata tradizione nell’ambito dell’industria aeronautica. La presenza di istituti tecnici qualificati, nati proprio per formare personale da inserire in questo particolare comparto produttivo, è infatti una garanzia per raggiungere il livelli di preparazione e di servizio che Lufthansa si prefigge.
 
«E’ fondamentale che il tavolo tecnico “crisi Malpensa”, attivato con Regione Lombardia, Provincia di Milano e parti sociali, si riunisca quanto prima per l’attivazione di sinergie che possano favorire azioni a favore della ricollocazione dei lavoratori del settore presenti sul territorio – ha concluso Fagioli – Per quanto ci riguarda, la Provincia di Varese è pronta a mettere al servizio di questa iniziativa già da ora i propri servizi per il lavoro e per la formazione, in modo tale che Lufthansa, con cui c’è una collaborazione già consolidata, possa attivare quanto prima presso Malpensa la propria base logistica della manutenzione».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Febbraio 2009
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