Franzetti: “Sconcertante la situazione politica di Gavirate”

Il leader della lista Far Bene a Gavirate fa il punto della situazione amministrativa. Critiche al progetto del ponte su viale Ticino e all'abbattimento dell'ex caserma dei carabinieri

«Sono sconcertato. Mai avrei pensato che sarebbe finita in questo modo, che avrebbero dimostrato una tale incapacità». Ivano Franzetti, capogruppo della lista Far Bene a Gavirate, commenta così il bisticcio amministrativo che ha portato al "licenziamento" del vicesindaco Foti e dell’assessore Sechi.
Sulla bilancia, Franzetti pone le molte questioni lasciate aperte dalla giunta Paronelli, le delusioni dei cittadini, le recriminazioni: « Condivido, per esempio, la protesta legata al progetti di ponte su viale Ticino che il Comune ha inserito nella convenzione con il Centro Commerciale per l’ampliamento. Credo che la loro contrarietà sia giustificata. Anche noi avevamo espresso parere negativo per un’opera che avrà un impatto visivo devastante, visto il luogo dove sorgerà, e il cui utilizzo sarà risevrato a pochissimi, visti i suoi 26 gradini per parte».

La scalinata, che verrà realizzata in ferro, metterà in comunicazione il centro commerciale con la strada ad accesso privato che sbuca dalla ciclabile: « Un utilizzo limitato che escluderà carrozzine, biciclette, disabili – commenta Franzetti – Io consiglierei ad amministrazione e Centro commerciale di ripensare a quella parte della convenzione, magari optando per un sottopasso o per qualche altra opera di maggiore fruibilità da parte della popolazione».

Per il capogruppo di Far Bene a Gavirate sono molte le ombre sull’operato della giunta Paronelli: « Consideriamo, per esempio, la vecchia caserma dei carabinieri. Perchè è stata abbattuta così in fretta? Con una mano di vernice e un intervento di riammodernamento, oggi avremmo uno spazio adeguato per ospitare la Croce Rossa. Invece no. Si è voluto abbatterla e oggi siamo nei guai con l’ex asilo Gerli che cade a pazzi e con la mancanza di fondiper realizzare una nuova struttura. Se io fossi l’amministratore, non me la sentirei di impegnare ingenti finanziamenti per costruire una sede dedicata ad un’associazione, anche se importantissima coma la CRI. Meglio sarebbe ristrutturare l’ex asilo, anche se è di proprietà di una Fondazione che, comunque, ha stretti legami con la giunta cittadina».

Errori di gestione o questioni lasciate aperte che hanno creato scontento anche tra i cittadini di Groppello. In una lettera aperta, il Comitato O.S./M.E.  elenca una serie di richieste disattese: dalla viabilità sull SP1 nel territorio gaviratese, alla nomina dell’ "Assessore Fantasma alle frazioni", alla mancata realizzazione del passaggio pedonale in Via Calcinate.  Una lettera che culmina con la richiesta di dimissioni anche al primo cittadino.

« Il malcontento è generale. Per noi all’opposizione, però, sono stati cinque anni importanti e molti istruttivi. Oggi abbiamo capito i nostri errori e, in vista delle prossime consultazioni, siamo pronti a rinnovare la sfida». 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 25 Febbraio 2009
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