Trattori a Gemonio e Arcore per protestare contro il decreto sulle quote latte

In corteo migliaia di allevatori lombardi per protestare contro le decisioni del ministro Zaia "Hanno favorito solo i furbi" spiegano gli agricoltori. E vanno a casa di Bossi e Berlusconi a spiegarlo in massa

I produttori di latte di tutta la Lombardia, hanno deciso nella loro assemblea generale a Cremona di mobilitarsi considerati i contenuti del decreto proposto da Ministro dell’agricoltura Zaia in tema di quote latte e preso atto che ad oggi non sono state diffuse notizie ufficiali confortanti in merito agli emendamenti al decreto presentati dalla Confagricotlura e dalla Cia (Confederazione italiana agricoltori), considerato inoltre lo scarso interesse al problema da parte dei parlamentari interpellati per difendere i loro interessi.

«Il decreto proposto dal Ministro Zaia premia quei pochi allevatori che in questi anni hanno prodotto più latte di quanto era loro stato concesso per precise disposizioni di legge nazionali e comunitarie, mentre la stragrande maggioranza degli allevatori Italiani e lombardi in particolare, rispettando le regole, hanno aumentato le proprie produzioni acquistando quote latte o gestendole in affitto o pagando regolarmente le multe per aver prodotto più del consentito con notevoli sacrifici economici e finanziari". spiegano gli  allevatori che hanno deciso di partecipare alla mobilitazione perchè si sentono "letteralmente "presi in giro" per i contenuti del decreto che premia i furbi che hanno beffato le norme a svantaggio di chi tali norme ha rispettato – spiegano in una nota comune –  E in più ,e ciò riguarda tutti i cittadini italiani, i produttori che hanno volutamente prodotto quantitativi di latte in più rispetto a quelli assegnati senza poi essersi messi in regola, hanno obbligato lo Stato italiano a pagare alla UE una maxi multa per la superproduzione nazionale (ad oggi circa 3 miliardi di euro) pagate con i soldi di tutti i contribuenti agricoltori e non. Le superproduzioni di latte, inoltre, hanno creato e creano condizioni di mercato e quindi di prezzo del litro di latte alla stalla, molto negative e particolarmente dannose per la presenza sul mercato lattiero caseario di quantitativi di latte superiori ai quantitativi legalmente consentiti».

Gli allevatori varesini, comaschi e lecchesi protestano inoltre contro la decisione di togliere le deroghe, dal 1 aprile, sulla contribuzione agricola agevolata che provocherebbe di fatto una aumento contributivo mediamente del 200% per le aziende agricole, mettendo a rischio soprattutto l’attività di centinaia di aziende assuntrici di manodopera nell’arco prealpino con conseguenti perdite di migliaia di posti di lavoro dipendente e autonomo.

Un corteo dei trattori, che si prevede nel numero di 150, prevalentemente varesini e comaschi, inizierà il percorso alle 9 di lunedì 2 marzo dal comune di Lozza,  percorrendo la tangenziale fino a Gazzada per poi proseguire sulla nord lacuale fino a Gavirate e poi sulla strada provinciale 1 Var (nuovo raccordo) da Cocquio fino Gemonio. Gli allevatori chiederanno al Ministro Umberto Bossi un deciso intervento nei confronti del Ministro dell’agricoltura Zaia a difesa degli allevatori lombardi e Italiani affinchè siano accolti gli emendamenti al decreto sulle quote latte .

Inoltre chiederanno al Ministro di intervenire sul Governo affinchè sia confermata la deroga per i contributi agricoli agevolati anche successivamente al 30 marzo 2009 per consentire all’Agricoltura prealpina di continuare ad esistere, assicurando a tutta la collettività conservazione del territorio prealpino tramite l’attività agricola.

In contemporanea alla manifestazione di Gemonio gli allevatori di Confagricoltura Lombardia e Cia Lombardia hanno organizzato una mobilitazione di allevatori (migliaia) e trattori ( migliaia) che si recheranno ad Arcore presso la residenza del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi per protestare contro i contenuti del decreto e chiedendo quindi di accettare gli emendamenti proposti.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 25 Febbraio 2009
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