Il miracolo dell’angelo Giacomo per i piccoli pazienti varesini
Inaugurato il day hospital oncologico al Del Ponte. Una risorsa nata dal dolore per la perdita del figlio tredicenne
È una storia di dolore, caparbietà e amore quella che sta dietro al Day hospital oncologico pediatrico, inaugurato questa mattina all’ospedale Del Ponte di Varese. Alla presenza di tante autorità politiche e religiose, i coniugi Ascoli hanno tagliato il nastro del nuovissimo reparto collocato al padiglione Vedani dove i tanti, troppi piccoli bambini colpiti da tumore ( circa 30/35 casi all’anno) potranno essere assistiti con le migliori cure, in un ambiente accogliente, a due passi da casa propria: «Mio figlio si è ammalato nel 2000 – ricordava Marco Ascoli alla vigila dell’atto costitutivo della Fondazione il 2 maggio 2006 – per quasi tutto il periodo della malattia siamo stati costretti a penose trasferte a Monza sino a tre volte alla settimana. Dipendevamo da Monza in tutto e per tutto, persino per un semplice controllo del sangue. Svegliare Giacomo alle 5 e mezzo, sapendo di portarlo in ospedale a soffrire, era un vero calvario. Lui piangeva, non voleva alzarsi. Quando è finito tutto io e mia moglie ci siamo detti che non doveva più ripetersi un simile strazio. Ci siamo adoperati per mettere in comunicazione i vari ospedali interessati».
Voluto e realizzato in due anni grazie alla Fondazione Ascoli e al cuore di tanti finanziatori privati, il reparto ha quattro camere di degenza a due letti, servizi e spazi di supporto all’attività colorati secondo i principi della cromo terapia mentre le pareti sono abbellite da disegni dedicati al Piccolo Principe e al suo viaggio alla ricerca di nuovi mondi e saperi. Oltre al Day Hospital, la Fondazione Ascoli ha insistito perchè si costruisse una rete di assistenza e cura per mettere in relazione il Del Ponte con i tre ospedali di riferimento regionali per i tumori: il San Gerardo di Monza e il san Matteo di Pavia per i linfomi e i tumori del sangue, l‘Istituto dei Tumori per i "tumori chirurgici": « Nei tre ospedali di riferimento i pazienti continueranno a recarsi per la diagnosi e la cura iniziale – spiega Marco Ascoli – poi, una volta stabilita la terapia, i bambini di Varese troveranno le cure adatte, secondo i protocolli decisi a Monza,o a Pavia o a Milano e condivisi a Varese. A due passi dalla propria casa».
A inaugurare il nuovo day hospital c’erano, tra le decine di persone presenti, il direttore generale Walter Bergamaschi, il primario di pediatria Luigi Nespoli, Monsignor Luigi Stucchi, Elena Brusa Pasquè che ha realizzati i lavori di ristrutturazione, i consiglieri regionali Adamoli e Tosi, il sindaco Attilio Fontana con l’assessore Tomassini e anche Fabio Concato, amico cantautore che recentemente si è esibito a Varese per la stessa Fondazione. Tutti ospiti dei coniugi Ascoli che hanno ascoltato con composta partecipazione le parole toccanti e i ringraziamenti rivolti loro. Per il papà e la mamma di Giacomo l’occasione era speciale, il desiderio del loro piccolo angelo era diventato realtà: « Questa mattina ho provato una grande stanchezza – commenta ancora a caldo Marco Ascoli – Come alla fine di un parto. Uno sforzo incredibile ma ne valeva la pena». « Pensavo di non farcela. Poi ci sono riuscita grazie ai miei bambini». Afferma Angela Ascoli guardando il coro delle voci bianche del liceo musicale che lei dirige e che ha voluto accanto a se in questa grande festa d’amore.
Per il Del Ponte è un nuovo, importante passo avanti verso il perfezionamento delle cure pediatriche a cui mira il Ponte del Sorriso. Guarda caso voluto anche in questo caso con caparbietà dai privati, guidati dal Comitato Tutela Bambino in Ospedale.
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