“I nodi sono venuti al pettine”
Intervento di Luca Macchi sul centro culturale samaratese: "una scelta voluta da pochi, anzi da pochissimi. Come del resto sulla Fondazione Montevecchio".
Riceviamo e pubblichiamo
Interessante quello che sostiene Gildo Introini nel suo intervento.
FINALMENTE I CONSIGLIERI ESPRIMONO IL LORO FASTIDIO NEI CONFRONTI DELLE SCELTE AMMINISTRATIVE VOLUTE DA POCHI, MEGLI DIRE DA POCHISSIMI.
Personalmente ho attaccato per più di un anno i consiglieri della margherita e non solo, per non avere fermato il progetto del centro culturale, e aver permesso di spendere quattrini pubblici ( non vorrei sbagliarmi sono circa 60-70 mila euro, se sbaglio mi si corregga) inutilmente per un progetto che ora nessuno vuole, nemmeno chi l’ha votato in consiglio.
Si dice nell’intervento di Introini che ad una riunione convocata dal portavoce del PD Zocchi, alla quale hanno partecipato NOVE consiglieri di maggioranza e l’ASSESSORE al bilancio rag. Rino Rigato,è emersa a CARATTERI CUBITALI .
Finalmente un comportamento che condivido, dopo quattro anni era ora, è l’ultima primavera ed è tornata a fiorire
Questa è una vera e propria dichiarazione di fallimento dell’amministrazione guidata da Solanti. Dopo quattro anni in un solo documento si dichiara che:
l’opera più importante che dovevano realizzare non deve essere più realizzata, perché NON
la costituzione della fondazione Montevecchio è stata un’azione “testarda” di qualche assessore e non condivisa dai consiglieri di maggioranza
La gestione della azienda municipalizzata è fallimentare tant’è vero che si dovrà procedere nuovamente ad una ricapitalizzazione che userà tutto l’avanzo di amministrazione, impedendo di utilizzare lo stesso per asfaltature strade, rotonde, informatizzazione ( e aggiungo io la sistemazione delle strutture sportive)
La “ festa” di Samarate Città è stata una cerimonia a “senso unico” in cui si sono portati i ringraziamenti solo alle persone impegnate con quest’amministrazione senza ringraziare tante associazioni presenti da anni sul territorio o vecchi e attuali amministratori che hanno portato il nome di Samarate fuori dalle sue mura.
L’IMBARAZZO TOTALE, davanti ad un giudizio così negativo, condiviso da NOVE consiglieri e un assessore, penso che un Sindaco debba riflettere seriamente.
Devono riflettere seriamente anche i consiglieri che continuano a sostenere quest’ amministrazione.
Ormai mancano poco più di dodici mesi alla fine di quest’amministrazione, perciò non credo che potremo assistere a sussulti d’orgoglio da parte di chicchessia, ma è giusto ricordare che un giudizio così grave, da parte dei suoi consiglieri, non l’ha mai ricevuto nessun sindaco.
Sulle prime tre dichiarazioni di fallimento non voglio aggiungere nulla, il PDL è stato fin troppo chiaro, io personalmente quando ero in consiglio comunale ho contrastato spesso anche in modo duro quasi “violento” le tre scelte dell’amministrazione.
In riferimento al fallimento della cerimonia organizzata per festeggiare il titolo di Città a Samarate, l’ho trovata addirittura disdicevole, ho assistito ad una sfilata d’interventi di “politici amici”(che non so quali meriti abbiano nei confronti di Samarate) e all’esclusione di altri politici “non amici” ( e’ stata data la parola solo a Speroni dopo alcune “civili lamentele” e al sottoscritto perché rappresentante dell’istituzione Provincia).
In quell’occasione non si sono ricordati tutti i Sindaci ( ho dovuto io nel mio intervento ringraziarli elencandoli tutti), i dipendenti pubblici, gli artigiani, gli industriali, le associazioni ecc. che hanno permesso a Samarate di crescere senza mai creare traumi ai cittadini.
Mi sia permesso allora, in quest’occasione, rispondere all’ onorevole Marantelli, senza polemica ma in modo fermo, alla sua affermazione:
“lascerei il mio portafogli nelle mani di Solanti”.
Anch’io, caro Marantelli, lascerei il portafoglio nelle mani di Solanti, ma lo lascerei altrettanto serenamente agli altri Sindaci che ho conosciuto da quando mi interesso di Politica, a Piacentini. a Chilin, a Venco, ma per quanto mi risulta lo lascerei a tanti che hanno ricoperto il ruolo di Sindaco a Samarate, perché a Samarate, di ladri in politica non ne abbiamo memoria.
Cari cittadini leggete attentamente la lettera di Introini e sappiate valutare la prossima volta,chi vuole impegnarsi effettivamente per una Samarate migliore.
Samarate 20 maggio 2009 Luca Macchi
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