Parcheggio a pagamento: parte la petizione per abolirlo

È partita una raccolta di firme contro la decisione dell'amministrazione comunale di far pagare la sosta nei posti auto fuori dalla stazione delle Nord

Egregio Direttore,

in questo particolare momento si parla molto di salvaguardia del cittadino e di tutela ambientale, di crescita sostenibile, di mobilità del lavoro e di incentivo all’utilizzo dei mezzi pubblici e purtroppo si incontrano nella vita di tutti i giorni attività della pubblica amministrazione che contrastano con questi principi. Sono fermamente convinto che sia anche compito di noi liberi cittadini intervenire, nella misura e nelle forme a noi consentite, per salvaguardare e tutelare i valori in cui crediamo per migliorare il bene comune.
E’ il caso emblematico di un parcheggio che da anni serve gli utenti delle Fnm di Barasso-Comerio e che nel giro di un mese il Sindaco, con apposita ordinanza, lo vuole mettere a pagamento. Sono convinto che questo atto amministrativo sia in contrasto con i principi di tutela del cittadino e dell’ambiente ed è per questo che le chiedo, attraverso le pagine web del suo giornale, di dare evidenza alla petizione che stiamo portando avanti e che le allego. La speranza è che si riesca, attraverso la discussione delle motivazioni e la raccolta del consenso, a cambiare questa delibera comunale.
Copia della lettera è anche presente nei diversi negozi di Comerio e su facebook sotto il gruppo "Pendolari Comerio" per la raccolta delle firme.


Questa la lettera per chiedere che il parcheggio della stazione FNM di BARASSO-COMERIO rimanga libero e gratuito.

"Ai Sindaci di Barasso, Comerio, Luvinate e Gavirate
I sottoscritti pendolari intendono porre l’attenzione sulle incongruenze e ingiustizie presenti nella improvvisa decisione del sindaco di Barasso di far pagare il parcheggio della stazione ferroviaria Fnm di Barasso-Comerio.
Il metodo: è stata una decisione presa senza consultare nessuno, né i pendolari né (crediamo che sia così) le altre amministrazioni comunali dei paesi interessati;
Si spinge molto a livello nazionale per favorire politiche comuni specialmente nei piccoli comuni e qui invece si alimentano dissidi e automatismi che -come dimostra questo esempio- hanno sempre ricadute negative sulla popolazione;
La stazione viene considerata bene privato di un ente pubblico e non servizio pubblico per la comunità: serve perciò a recuperare soldi per un bilancio che piange. In cambio non si offrono né opportunità né un miglioramento del servizio;
E’ un provvedimento di cui non si sentiva la necessità: i posti nel parcheggio ci sono e generalmente sono sufficienti. Piuttosto non si comprende la ragione del mancato allargamento visto che c’è un’area predisposta da tempo;
Il prezzo: far pagare ai non barassesi dieci volte in più il pedaggio è ingiusto e anche una presa in giro. I venti centesimi al giorno chiesti ai barassesi sono una cifra troppo bassa. 400/500 euro all’anno sulle spalle di una famiglia rappresentano invece un costo elevato;
E’ una scelta inopportuna: nel momento in cui incombe la crisi e tutte le amministrazioni pubbliche evitano nuove tassazioni qui, si introduce una nuova tassa (che mai più verrà tolta) e che colpisce chi va al lavoro o all’università, i singoli e le famiglie.
E’ una scelta anti-ecologica: non si incentiva così il trasporto pubblico. In molti infatti passeranno all’utilizzo dell’auto, che costa di meno del treno (abbonamento+parcheggio);
Chi proviene da Comerio, Luvinate, e Gavirate (Oltrona-Voltorre) non ha mezzi pubblici a disposizione per raggiungere la stazione.
Chiediamo pertanto un intervento immediato delle amministrazioni comunali a sostegno della nostra causa."
Aderisci anche tu alla petizione indicando nome, cognome e firma

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Maggio 2009
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