Somma Lombardo, 50 anni festeggiati in grande stile
Il 16 giugno 1959 Somma veniva proclamata città. Oggi la celebrazione nel cortile di palazzo Viani Visconti. Commosso il sindaco Guido Colombo. Scoperta l'opera di Eugenio Sartorio che raffigura la città
Per una signora matura che compie 50 anni la festa è d’obbligo. Se la signora in questione è una
città i festeggiamenti devono essere necessariamente in pompa magna: a Somma Lombardo oggi, 16 giugno, si festeggia il cinquantesimo anniversario dell’elevazione a città, sancita nel 1959 con decreto del presidente della Repubblica Giovanni Gronchi su proposta del presidente del consiglio Antonio Segni. Alla festa, preceduta dall’annullo filatelico, hanno partecipato in tanti, guidati dal primo cittadino Guido Colombo e dalla giunta sommese al gran completo, tutti riuniti nel cortile di palazzo Viani Visconti per celebrare l’evento. Con loro i sindaci dei comuni confinanti, il prevosto don Franco Gallivanone, il comandante della Polizia Locale Raffaele Gullà, il comandante della stazione dei carabinieri Michelangelo Segreto, gli ex sindaci in vita (Alberto Zanetti, Franco Colzi, Giovanni Battista Calderoni, Marcello Pedroni e l’applauditissimo Claudio Brovelli), ex assessori e consiglieri comunali, il sindaco dei ragazzi e delle ragazze Enzo Perretta. A fare gli onori di casa con piglio da consumato presentatore l’assessore Gerardo Locurcio che dopo i primi convenevoli, l’arrivo della banda e del gonfalone della città ha lasciato la parola al sindaco Colombo, preceduto da un breve intervento del giovane Perretta: «Sono onorato di terminare il mio mandato in questo importante anno – ha detto il primo cittadino dei ragazzi -. Noi giovani ci impegniamo a mantenere la città non solo bella, ma anche vivibile».
città i festeggiamenti devono essere necessariamente in pompa magna: a Somma Lombardo oggi, 16 giugno, si festeggia il cinquantesimo anniversario dell’elevazione a città, sancita nel 1959 con decreto del presidente della Repubblica Giovanni Gronchi su proposta del presidente del consiglio Antonio Segni. Alla festa, preceduta dall’annullo filatelico, hanno partecipato in tanti, guidati dal primo cittadino Guido Colombo e dalla giunta sommese al gran completo, tutti riuniti nel cortile di palazzo Viani Visconti per celebrare l’evento. Con loro i sindaci dei comuni confinanti, il prevosto don Franco Gallivanone, il comandante della Polizia Locale Raffaele Gullà, il comandante della stazione dei carabinieri Michelangelo Segreto, gli ex sindaci in vita (Alberto Zanetti, Franco Colzi, Giovanni Battista Calderoni, Marcello Pedroni e l’applauditissimo Claudio Brovelli), ex assessori e consiglieri comunali, il sindaco dei ragazzi e delle ragazze Enzo Perretta. A fare gli onori di casa con piglio da consumato presentatore l’assessore Gerardo Locurcio che dopo i primi convenevoli, l’arrivo della banda e del gonfalone della città ha lasciato la parola al sindaco Colombo, preceduto da un breve intervento del giovane Perretta: «Sono onorato di terminare il mio mandato in questo importante anno – ha detto il primo cittadino dei ragazzi -. Noi giovani ci impegniamo a mantenere la città non solo bella, ma anche vivibile».«Questo palazzo è al centro del potere di Somma Lombardo – ha detto rivolto alla folla un
visibilmente commosso Guido Colombo -, un luogo narrato dalla poesia di D’Annunzio, affacciato sulle colline piemontesi. Una terra d’aerei, un’affascinante spazio fisico da vivere. Una città industriale nata intorno alla ferrovia; una città storica, cresciuta all’ombra del castello visconteo; una città cresciuta negli anni del boom industriale e poi sviluppatasi in un consolidato urbano sempre più grande; la città dell’ambiente, di Coarezza e Maddalena, delle frazioni nate intorno al fiume; della città vicina all’aeroporto, vissuto come un vincolo, ma che può essere anche un’opportunità, la città di Case Nuove, il luogo delle nostre radici. Somma in 50 anni è cambiata molto: si sono alternati 12 sindaci, a cominciare da Angelo Birigozzi che ottenne la nomina a città, 91 assessori e 352 consiglieri comunali. Le ciminiere che testimoniano le radici industriali, la testimonianza di una classe imprenditoriale e operaia che non c’è più sono ormai rare. Somma è anche la città dell’aiuto, della solidarietà, delle tante associazioni, dei valori. Oggi passiamo idealmente il testimone alle nuove generazioni: è un momento di trasformazione, dobbiamo diventare attori con un progetto per non subire il mutamento. Le opportunità sono dietro l’angolo, sta a noi coglierle superando i dissidi per fare il bene della città. Il verde, la sostenibilità, l’ambiente devono essere le linee guida per lo sviluppo del futuro. Somma non è invecchiata in questi anni, ma si è abbellita ed è ringiovanita».
visibilmente commosso Guido Colombo -, un luogo narrato dalla poesia di D’Annunzio, affacciato sulle colline piemontesi. Una terra d’aerei, un’affascinante spazio fisico da vivere. Una città industriale nata intorno alla ferrovia; una città storica, cresciuta all’ombra del castello visconteo; una città cresciuta negli anni del boom industriale e poi sviluppatasi in un consolidato urbano sempre più grande; la città dell’ambiente, di Coarezza e Maddalena, delle frazioni nate intorno al fiume; della città vicina all’aeroporto, vissuto come un vincolo, ma che può essere anche un’opportunità, la città di Case Nuove, il luogo delle nostre radici. Somma in 50 anni è cambiata molto: si sono alternati 12 sindaci, a cominciare da Angelo Birigozzi che ottenne la nomina a città, 91 assessori e 352 consiglieri comunali. Le ciminiere che testimoniano le radici industriali, la testimonianza di una classe imprenditoriale e operaia che non c’è più sono ormai rare. Somma è anche la città dell’aiuto, della solidarietà, delle tante associazioni, dei valori. Oggi passiamo idealmente il testimone alle nuove generazioni: è un momento di trasformazione, dobbiamo diventare attori con un progetto per non subire il mutamento. Le opportunità sono dietro l’angolo, sta a noi coglierle superando i dissidi per fare il bene della città. Il verde, la sostenibilità, l’ambiente devono essere le linee guida per lo sviluppo del futuro. Somma non è invecchiata in questi anni, ma si è abbellita ed è ringiovanita».Dopo il discorso rotto dalle lacrime del sindaco, è stata scoperta la nuova opera che campeggerà nel cortile di palazzo Viano Visconti, realizzata appositamente da Eugenio Sartorio, artista sommese anch’egli commosso. Al termine della cerimonia, dopo le premiazioni e i riconoscimenti agli amministratori del passato e del presente, un ampio buffet tutto sotto il segno del logo che caratterizza questo anno di festeggiamenti. Il tutto aspettando i grandi eventi del fine settimana, Ron e lo spettacoli dello Studio Festi in primis.
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