Il gruppo di “Uniti per Bodio Lomnago” attacca la maggioranza

Cementificazione, piano casa, campo sportivo e parco pubblico al centro della polemica del gruppo di minoranza

Il gruppo di “Uniti per Bodio Lomnago” attacca la maggioranza

È stato diffuso un volantino da parte dell’amministrazione attuale che, sulla linea di quanto fatto in campagna elettorale, contiene alcune informazioni non vere, auto attribuzioni di meriti non suoi, maldicenze, banalità, sulle quali non ci soffermiamo. Sono però state omesse ad arte alcune rilevanti e purtroppo pessime novità per il nostro paese. Per ogni informazione più dettagliata vi invitiamo a consultare il nostro sito che contiene anche utili informazioni di servizio (www.bodiolomnagonews.com).

 
È COSÌ CHE SI BLOCCA LA CEMENTIFICAZIONE DEL PAESE?
Nel consiglio comunale convocato il 14 ottobre u.s., ultimo giorno utile previsto dalla legge regionale 13 del 16 luglio riguardante il così detto “Piano casa”, la maggioranza ha votato una delibera (d.C.C. n. 41) con cui si decide di "CONSENTIRE l’applicazione della legge in tutto il territorio comunale per quanto riguarda le Zone Residenziali", perciò senza salvaguardare neppure i due centri storici, dando così la possibilità di incrementare del 20% e fino al 35% le volumetrie esistenti (in deroga agli strumenti urbanistici vigenti, nel nostro caso il PRG che si limitava al 10%). Ben diversamente hanno fatto quasi tutti i comuni del territorio, tra cui Varese, che hanno tutelato almeno i centri storici e differenziato le varie zone con diverse percentuali. L’oggetto della delibera era noto all’amministrazione da luglio e questa si è ben guardata dal convocare la Commissione competente o pubblicizzare l’argomento: è questo il Laboratorio di consultazione permanente della popolazione promesso in campagna elettorale? Di fronte alle indignate proteste della minoranza che ha criticato le procedure “riservate” con cui si è giunti all’ultimo momento a rivelare le sorprendenti intenzioni della maggioranza, il sindaco ha risposto: “l’amministrazione non era obbligata a convocare il Consiglio” aggiungendo che magari la minoranza “se vuole può anche starsene a casa”. Questa amministrazione ha volutamente deciso di lasciar violare anche i nostri centri storici. C’è da chiedersi: perché? E soprattutto, per chi, si è voluto infliggere a Bodio Lomnago questo danno irreversibile? In questi primi 5 mesi, sempre nel campo dell’edilizia–lavori pubblici (delega che il sindaco ha riservata per sé), la maggioranza attuale ha fatto (o non fatto) ben altre cose perlomeno notevoli: non ha bloccato (nonostante il suo impegno elettorale) le concessioni edilizie che in questi ultimi mesi hanno subito un’impennata: infatti, su una previsione di 250.000 euro di oneri di urbanizzazione da raggiungere a fine anno, ne sono stati incassati ad oggi oltre 320.000; ha revocato (D.G. 84-2009) l’incarico agli attuali progettisti del Piano di Governo del Territorio (PGT), che prevedeva uno stop alle edificazioni, per affidarlo al medesimo professionista che lo sta già elaborando per Biandronno e Cazzago Brabbia, sprecando il lavoro già fatto e pagando per la parcella altri 15.000 Euro di denaro pubblico; non si hanno notizie del marciapiede per la messa in sicurezza della via Bai, interamente finanziato, per cui si corre il rischio realistico di perdere i contributi già ottenuti dalla Provincia e a scadenza (50.000 euro), come si legge nella relazione del responsabile dell’ufficio tecnico approvata in consiglio comunale.
 
CHE FINE FARA’ L’AREA SPORTIVA DELLA ROGORELLA? – (ATTO II)
La seconda cattiva notizia è che nonostante le promesse elettorali, l’area sportiva della Rogorella sarà alienata. Questo è documentato da una lettera firmata dal sindaco (protocollo n. 6322 del 16 ottobre 2009) di cui sotto si riporta per conoscenza un estratto. Perché questa alienazione? Temiamo un’inevitabile Atto III.  
 
NEL PARCO COMUNALE: AUTOMOBILI O BAMBINI?
Terza cattiva notizia: il 24 e 25 ottobre il parco pubblico comunale "I pioppi" è stato utilizzato come parcheggio privato. Chi ha dato l’autorizzazione, dopo averlo anche ben rasato e a spese di chi? Il nostro parco è stato invaso da auto e ridotto come un campo di patate per un uso privato, mentre nelle vicinanze ci sono ben tre capaci posteggi, rimasti deserti! Ma che amministrazione abbiamo? Vergogna! Siamo diventati più sicuri? Dagli atti non risulta che ad oggi sia stato deliberato alcun progetto sicurezza: infatti, sono stati sospesi fin dai primi di giugno i sistematici pattugliamenti straordinari serali. Il bilancio della polizia locale con l’ultima variazione di bilancio è stato decurtato di 1.500 euro, mentre le spese correnti sono aumentate di oltre 120.000 euro, di cui 2.500 euro per un aumento semestrale ai membri della giunta, come dichiarato dall’assessore al bilancio in consiglio
comunale. In attesa di costose telecamere che, se mai arriveranno, saranno inutili (basti vedere i furti di barche al lido), siamo tutti meno sicuri.
 
CHE SARÀ DELLA NOSTRA SCUOLA?
L’attuale amministrazione ha bloccato l’ampliamento della scuola primaria e la costruzione del salone culturale poli-funzionale. Questa decisione ha ripercussioni negative sia sulla nostra scuola, sia sulla vita socio culturale del nostro paese. Senza ampliamento la scuola non può mantenere l’attuale riconosciuto livello d’eccellenza e sarà costretta a limitare le iscrizioni dei bambini non residenti, i cui costi, in base a convenzioni in essere, sono a carico dei comuni di appartenenza. Si avranno ricadute negative su: i servizi di mensa e di dopo-scuola che possono essere erogati solo con un numero adeguato di utenti; le iscrizioni alla scuola materna, scelta da tanti genitori nell’ambito di un progetto educativo integrato, per la mancanza di prospettive di iscrizione alla scuola primaria; la scuola primaria stessa, con conseguente riduzione del corpo insegnanti. La scusa accampata per non ampliare la scuola è che (D.G. 85-2009) “… la sicurezza del complesso scolastico risulta prioritaria rispetto alla realizzazione di una nuova ala dell’immobile scolastico, peraltro inidonea a risolvere tale fondamentale aspetto” (n.d.r. il progetto dell’ampliamento in quanto esecutivo ha ovviamente il nulla-osta dell’ASL e dei VVFF). Secondo questa amministrazione, la sicurezza viene attuata: 1) togliendo, dal progetto che si intende bloccare, la nuova ala; 2) conservando l’ascensore previsto nell’ampliamento originale; 3) spostando i servizi nell’atrio attuale, praticamente annullato; 4) cambiando tutti gli infissi. Il tutto per 314.949,30 euro, quando l’ampliamento nella sua interezza era già finanziato con 350.000 Euro e buttando così al vento oltre 70.000 euro già pagati per la progettazione che si vuole rigettare e ripagandone altri 32.000 per progettare il già progettato! Fare di meno, pagando di più! Se non si dovesse procedere immediatamente con l’appalto dei lavori per l’ampliamento, l’anno prossimo avremo una  sola aula per una classe prima così numerosa che si correrà il rischio di rifiutare l’iscrizione, anche ai residenti. Insomma è meglio una classe di 24 bambini o due classi di 16? Ed ancora, perché si è deliberato (D.G. 82-2009) “Di accogliere non più di 40 iscrizioni al servizio di doposcuola…”? Questo numero chiuso è applicabile anche ai bambini di Bodio Lomnago (attualmente 73) e perché? Solo perché l’amministrazione vuole risparmiare qualche soldo per un eventuale potenziamento di un servizio così essenziale per i bambini e le loro famiglie? Occorre ribadire che l’eventuale accoglienza di qualche alunno da Cazzago Brabbia e Inarzo (il primo comune senza mensa e doposcuola, il secondo addirittura senza scuola) risulta a costo zero per il nostro Comune perché la quota parte del servizio viene richiesta ai comuni di competenza (vedi ad esempio la delibera di G.C. n. 112, 8 ottobre 2007). Si noti bene: Bodio Lomnago può erogare questi servizi a prezzo contenuto anche per i residenti solo grazie ad un numero minimo di partecipazioni che viene raggiunto anche con l’afflusso da fuori Comune. È utile infine ricordare che la mancata realizzazione (a costo zero) del salone  polifunzionale da anni atteso dalle associazioni, dalla compagnia teatrale I senza tetto e dalla popolazione tutta, bloccherà la crescita socio-culturale del paese. Quando ricapiterà un’occasione del genere?
 
I Consiglieri di “Uniti per Bodio Lomnago”

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 30 Ottobre 2009
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