Irap: tante promesse ma quando i fatti?

Lo chiede Franco Orsi, presidente di Cna: "A novembre le imprese dovranno pagare gli acconti d'imposta ma molte hanno gravi problemi"

franco orsi «Forse chi vive nei salotti e passa da un talk show all’altro non sa o non vuole sapere che le imprese stanno soffrendo veramente e che molte di loro a novembre non riusciranno a pagare gli acconti d’imposta». Che ne sarà dell’Irap? Si tratta di promesse o soltanto di parole? Le imprese ora hanno bisogno di risposte. Franco Orsi, presidente della Cna di Varese era presente all’assemblea nazionale nella quale Gianni Letta ha annunciato l’intenzione del premier Berlusconi di ridurre l’Irap gradualmente fino ad eliminarla. Un’affermazione impegnativa, che ha mandato in fibrillazione il Governo e che ha portato a un emendamento, probabilmente usa e getta, alla legge finanziaria in discussione.

«È stucchevole e deludente che sulla fiscalità a carico delle imprese si faccia demagogia e si avanzino proposte e emendamenti solo per lustrare l’immagine – dice Orsi -. È ora e tempo di affrontare seriamente il tema della fiscalità come possibile leva di sostegno al sistema imprenditoriale, sospendendo l’applicazione degli studi di settore e consentendo il ricalcolo degli acconti sulla base degli effettivi risultati conseguiti in un anno disastroso Per l’Irap, poi, se si vuole iniziare a tenere fede alle promesse e non far passare ancora una volta l’immagine di una politica delle parole in libertà,  si può lavorare da subito sull’ipotesi di un ampliamento della soglia di esenzione. Portando a 30 mila euro la franchigia, 2 milioni e 200 mila imprese potrebbero dimenticarla, con un costo per l’erario di circa 1 miliardo e 300 milioni di euro. Siamo consapevoli della necessità di mantenere un presidio rigoroso sulla finanza pubblica ma, allo stesso tempo, come associazione viviamo quotidianamente le pesanti difficoltà in cui versano le imprese, soprattutto le più piccole e non riusciamo a rassegnarci all’idea che per loro il solo sbocco possibile debba essere la chiusura».

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Pubblicato il 30 Ottobre 2009
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