Paesaggi della memoria in mostra a Villa Montevecchio

La mostra-conferenza è promossa da Fondazione Montevecchio e Archivio Fotografico Italiano. Inaugurazione venerdì 30 ottobre 2009 alle 21

Fondazione Montevecchio e Archivio Fotografico Italiano organizzano la mostra-conferenza “Riflessioni visive sull’estetica del paesaggio e la memoria dei luoghi”, con fotografie di Claudio Argentiero e Roberto Bosio. La mostra è ospitata a Villa Montevecchio, in Paesaggi della memoria in mostra a SamarateVia Cinque Giornate 6.
Tre diverse mostre, suddivise nelle sale dell’immagine , condurranno il visitatore alla scoperta di un paesaggio che mescola edifici e geometrie che si contaminano.
Il primo lavoro che s’incontra, dal titolo “ Archeologia della Memoria ”, è frutto di una lunga ricerca condotta da Claudio Argentiero nelle fabbriche dismesse del territorio della provincia (e non solo). L’autore indaga la dimensione del paesaggio come spazio interiore della memoria, con una scrittura iconica che si fa concettuale. Valicando i frammenti dell’oblio giunge a una più profonda presa di coscienza, che priva il reale della sua inerzia e lo rafforza attraverso un idioma della visione, vibrante e lacerante.
La seconda esposizione, sempre di Claudio Argentiero, dal titolo: "Esperienze, coincidenze, narrazioni ”, offre attraverso vedute panoramiche, realizzate con una fotocamera a obiettivo rotante, vedute di manufatti abbandonati che la fotografia riporta alla memoria. Immagini che si trasformano in aggregati di forme geometriche, raggruppabili in cicli, per definire le trame di un progetto focalizzato sugli effetti solidi e stabili, rigidi e silenziosi, a volte stranianti, di edifici che appaiono in bilico tra passato e presente, divenendo metafora della transitorietà della vita.
La terza mostra riguarda la Valle Olona, culla dell’industria italiana. Un territorio cui Roberto Bosio e Claudio Argentiero, autori delle immagini, hanno dedicato particolare interesse, realizzando un’approfondita ricerca sul paesaggio lungo il fiume Olona, con un taglio tutt’altro che romantico e naturalistico.
Un paesaggio che potremmo definire mobile, poiché segna il limite tra quello che è divenuto patrimonio e ciò che potrebbe diventarlo, raccontando la storia degli uomini e dell’ambiente in cui vivono e lavorano, senza mai inquadrarli.
Inaugurazione venerdi 30 ottobre 2009 , con il seguente programma:
ore 21,00 : Inaugurazione e visita guidata alla mostra
ore 21,30 : Proiezione del documentario su Eugenio Carmi Un artista in fabbrica ”.
a cura dell’Archivio del Cinema Industriale e della comunicazione d’Impresa
Un documentario: “ Le mani! La testa! Gli occhi! Eugenio Carmi, un artista in fabbrica ”. Il film ricostruisce la vicenda di Eugenio Carmi , “ fabbricante di immagini ”, all’interno della società Italsider (1956-1965). Partendo da una riflessione sul dialogo tra arte e mondo della produzione durante gli anni del Miracolo economico, il documentario costituisce un efficace spunto per un dibattito sulle possibilità di convivenza tra esigenze economiche ed estetiche e sull’impresa come spazio di creazione di cultura.
a seguire dibattito   con la partecipazione di:
Dr. Daniele Pozzi : Vicedirettore Archivio del cinema industriale – docente di Storia economia d’Impresa presso l’Università LIUC, sul tema: “Cultura nell’impresa, cultura d’impresa: una riflessione storiografica”.
Architetto Prof. Vittorio Introini : “Estetica del paesaggio industriale”
Claudio Argentiero : Archvio Fotografico Italiano – “Fotografare il Paesaggio per un archivio della memoria”

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Ottobre 2009
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