Solanti: “Mi ricandido alla guida della città”

Il sindaco rompe gli indugi e accetta la sfida di restare alla guida dell'amministrazione per i prossimi cinque anni. Un primo bilancio del suo governo

Vittorio Solanti"Una città si qualifica per la qualità dei suoi interventi e non solo per l’abilità amministrativa. E noi lasciamo una Samarate migliore di come l’abbiamo trovata". Vittorio Solanti è in forma e scandisce le ragioni della sua ricandidatura una dietro l’altra.
"I cittadini mi stanno chiedendo sempre più spesso cosa ho intenzione di fare. Ci ho pensato un po’ e con calma ho deciso di accettare la sfida. È un dovere verso i miei collaboratori e la collegialità dell’amministrazione. È anche un voler proseguire l’azione di cambiamento della città".
Il sindaco presenta alcuni conti della sua amministrazione. "In questi anni abbiamo fatto investimenti infrastrutturali per oltre 14 milioni di euro. La voce di spesa maggiore riguarda l’edilizia scolastica che ora è tutta a norma. A questa si aggiungono molte altre opere pubbliche con l’unico rammarico di non aver potuto iniziare la costruzione del centro polivalente che avrebbe caratterizzato ancor di più il territorio".
Solanti torna però sui suoi cavalli di battaglia che avevano contraddistinto la campagna elettorale del 2005. "La nostra azione non è stata rivolta solo alle infrastrutture, ma anche ai servizi che sono migliorati e cresciuti. Abbiamo lavorato per rendere Samarate una città migliore grazie alla grande attenzione alla persona. Da qui tante iniziative che hanno reso protagonisti i cittadini e non solo i samaratesi. Partecipazione, socialità e cultura sono stati il filo comune per tutti quest anni e potrei citare tantissime iniziative. Basta ricordare Librando che è riconosciuta come una delle rassegne più importanti della provincia, i week end del commercio, il mercato del contadino, le tante proposte per i giovani, le rassegne estive".
Il voto di fine marzo, se si tenesse conto dei risultati delle ultime tornate elettorali, non vede storia. Il centrodestra è avanti di trenta punti, ma questo sembra non preoccupare Solanti.  "Se siamo tutti uniti possiamo vincere. Anche le scorse elezioni si votava contemporaneamente alle regionali e il risultato era stato di 60 a 40 per il centrodestra, poi si è visto come è finita". Il sindaco si rivolge a tutte le forze politiche che hanno governato con lui e tiene aperte le porte anche all’Udc che ha iniziato a farsi sentire in città. "Io sono molto grato a tutti quelli che hanno collaborato in questi anni. A tutti i collaboratori che fanno funzionare al meglio l’amministrazione, ai partiti, ai singoli consiglieri comunali che hanno scoperto in molti per la prima volta quanto sia complessa l’azione politica anche in una amministrazione come la nostra".
Solanti non ha molti rammarichi su questi anni trascorsi in comune. "In alcuni momenti è dura anche perché le risorse sono sempre più scarse e le amministrazioni sono legate a meccanismi perversi come quelli del patto di stabilità. Abbiamo fatto salti mortali per rispettarlo, ma questo blocca molte iniziative e il centro polivalente è una di queste. È una nostra priorità perché siamo convinti che non si vive di solo pane e la cultura è essenziale. Dove non c’è cultura c’è imbarbarimento e, visto che anche io amo il bello, credo che dove non c’è cultura non c’è nemmeno una bella architettura".
Da oggi i giochi sono aperti. Solanti ha sciolto una delle maggiori incognite. Ora molto dipende dal "suo" campo e dalle forze plitiche del centrosinistra. Poi si vedrà quali saranno le prossime mosse dei partiti del centrodestra e della Lega.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Ottobre 2009
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