La Lega gioca d’anticipo e candida Tarantino
Nessuna sorpresa: il carroccio lancia la candidatura dell'attuale capogruppo in consiglio comunale. Si allontana l'ipotesi di un accordo con il PdL: "La nostra forza è la compattezza, il PdL è una somma di fazioni"
La Lega di Samarate ha il suo candidato: nessuna sorpresa, a correre per le elezioni del 2010 sarà
Leonardo Tarantino. Il capogruppo del carroccio ha evitato dare conferma fino all’ultimo. Ma alla fine, di fronte al placet già arrivato dal segretario provinciale Stefano Candiani, Tarantino ha capitolato: «A questo punto diciamo di sì, sarò io a correre per la Lega. Ho alle spalle tante persone capaci e con lunga esperienza amministrativa». Il carroccio sottolinea l’unità interna, un monolite a confronto con le spaccature che caratterizzano le altre forze politiche, tra un centrosinistra che allo stato attuale sembra avviato a dividersi in due coalizioni diverse e un PdL diviso in correnti che non sempre si muovono in armonia. Nelle settimane passate non sono mancati gli incontri tra Lega e PdL, accompagnati peraltro dal botta e risposta sui giornali. Ma la distanza tra il carroccio e il resto del centrodestra sembra rimasta notevole. «Nelle loro file – continua l’ex segretario provinciale – ci sono alcuni nomi che renderebbero difficile governare insieme la città». Ma il problema non sarebbero tanto singoli nomi, quanto avere la certezza che, passate le elezioni, non si aprano lotte intestine nel centrodestra. «Oggi il PdL non è un partito coeso, ma un insieme di fazioni» attacca Tarantino. Per questo la prospettiva di un accordo appare ancora molto lontana. La Lega, dal canto suo, si è mossa in anticipo: avere già oggi un candidato certo potrebbe essere un vantaggio non da poco, un asso da giocare sul tavolo della trattativa con le altre forze del centrodestra.
Leonardo Tarantino. Il capogruppo del carroccio ha evitato dare conferma fino all’ultimo. Ma alla fine, di fronte al placet già arrivato dal segretario provinciale Stefano Candiani, Tarantino ha capitolato: «A questo punto diciamo di sì, sarò io a correre per la Lega. Ho alle spalle tante persone capaci e con lunga esperienza amministrativa». Il carroccio sottolinea l’unità interna, un monolite a confronto con le spaccature che caratterizzano le altre forze politiche, tra un centrosinistra che allo stato attuale sembra avviato a dividersi in due coalizioni diverse e un PdL diviso in correnti che non sempre si muovono in armonia. Nelle settimane passate non sono mancati gli incontri tra Lega e PdL, accompagnati peraltro dal botta e risposta sui giornali. Ma la distanza tra il carroccio e il resto del centrodestra sembra rimasta notevole. «Nelle loro file – continua l’ex segretario provinciale – ci sono alcuni nomi che renderebbero difficile governare insieme la città». Ma il problema non sarebbero tanto singoli nomi, quanto avere la certezza che, passate le elezioni, non si aprano lotte intestine nel centrodestra. «Oggi il PdL non è un partito coeso, ma un insieme di fazioni» attacca Tarantino. Per questo la prospettiva di un accordo appare ancora molto lontana. La Lega, dal canto suo, si è mossa in anticipo: avere già oggi un candidato certo potrebbe essere un vantaggio non da poco, un asso da giocare sul tavolo della trattativa con le altre forze del centrodestra.TAG ARTICOLO
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