Calò:”Sul passaggio a livello era già tutto deciso”

Secondo il portavoce Pd Francesco Calò le decisioni sulla chiusura erano state prese ben prima dell'assemblea pubblica

«Invece di illudere i cittadini il sindaco avrebbe dovuto dire che tutto era già stato deciso e che sta svendendo la chiusura del passaggio a livello, con l’unico interesse di incassare i soldi per dare respiro alle casse comunali». Con queste parole il portavoce pd Francesco Calò giudica l’assemblea pubblica sul passaggio a livello di mezzana che si è tenuta lunedì 26 luglio.
«Basta leggere la lettera spedita dal sindaco il 9 luglio alla RFI per capire invece che l’unico interesse della giunta è il finanziamento di 800 mila euro. Non c’è nessun riferimento alle opere di compensazione – spiega Calò – l’unica preoccupazione è incassare l’erogazione entro il 31 ottobre per i chiari vincoli connessi al patto di stabilità, assicurando entro il 31 luglio l’ordinanza di chiusura della strada. E siccome nelle missive precedenti non c’è traccia di alcuna data imposta da RFI, sembra quasi che non ci sia stato nessun ultimatum delle ferrovie e che tutta questa urgenza di chiudere il passaggio a livello sia solo del sindaco».
La chiusura del passaggio a livello, annunciata per la fine di settembre, comporta uno stravolgimento viabilistico non di poco conto. Inoltre le opere di sistemazione del sottopassaggio e della pista ciclopedonale verrano completate, secondo quanto annuncia l’amministrazione, entro la fine dell’anno.

«L’altra sera in assemblea la proposta più condivisa è stata la posticipazione della chiusura alla fine dell’anno per dare avvio alla preparazione delle opere necessarie per alleviare i disagi alla chiusura – spiega Calò – Il sindaco ha espresso la volontà di tentare questa strada ma non assicurandone il risultato. Con il senno di poi, ovvero la lettera del 9 luglio scorso, capiamo il motivo di tutto. La prima missiva sulla chiusura del passaggio a livello è del 24 dicembre 2007 dove RFI chiede una risposta all’offerta di 800.000 euro fatta in Regione Lombardia in una riunione dell’ottobre 2007. Nel 2008 (in un momento in cui c’era un avanzo di bilancio sostanzioso) la maggioranza sui giornali rifiuta l’idea di mettere mano al finanziamento e al passaggio a livello. Allora crediamo che era più opportuno durante l’assemblea di lunedi sera illustrare il vero motivo del cambiamento di idea sul passaggio a livello ovvero perchè con i vincoli del patto di stabilità (che stanno ingessando l’attuale attività amministrativa) quegli 800 mila euro diventano fondamentali per dare ossigeno alle casse».

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Pubblicato il 31 Luglio 2010
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