“Parentopoli” in ASC, tra IdV e Pd è scontro aperto

Il sindaco Tarantino valuta l'ipotesi di sostituire il presidente dell'azienda Paolo Macchi, mentre le due anime dell'opposizione si accusano reciprocamente.

Sul caso dell’assunzione in Asc di una parente del presidente dell’azienda si scatena lo scontro politico. Non solo tra maggioranza e opposizione, ma anche al’interno delle stesse file dell’opposizione. Il caso è stato sollevato da Eliseo Sanfelice dell’Italia dei Valori, che ha chiamato in causa il Pd, accusato di scarsa attenzione per quanto avviene in azienda. Il richiamo dell’IdV ha fatto andare su tutte le furie il capogruppo democratico Vittorio Solanti, che, dopo aver presentato una richiesta ufficiale di chiarimenti al sindaco, parla di «una vera e propria indigestione di contumelie e false accuse in questa vicenda della "parentopoli leghista". Ora ci accusa della" lentezza" nel denunciare questo ultima penosa vicenda. Ma chi fa parte del Cda dell’azienda?». Sì, perchè nel ruolo di consigliere di amministrazione nell’organismo direttivo guidato dal leghista Paolo Macchi siede proprio un uomo dell’IdV, Gildo Introini. E a lui – sembra dire Solanti – spettava di vigilare sull’operazione. Proprio sulla nomina di Introini si è consumata ormai mesi fa la rottura tra le due diverse anime del centrosinistra samaratese.

Introini, già candidato sindaco dell’IdV, oggi giura che «il CdA sapeva della nuova sostituzione», ma che «nulla sapeva della composizione della commissione», che aveva come presidente non un interno, ma un “consulente” vicino ai vertici leghisti. «Quanto alla presenza del presidente Paolo Macchi in commissione, faccio presente che un regolamento interno non esiste, ma che si fa riferimento al regolamento comunale». Che – spiega ancora Introini – vieta espressamente la presenza di parenti nelle commissioni. Lo stesso consigliere d’amminsitrazione dell’IdV ribadisce che «appena ne sono venuto a conoscenza, ho reso pubblica la cosa».
 
Il sindaco Leonardo Tarantino prende tempo, valuterà se confermare alla fiducia o se “silurare” Macchi o addirittura di far decadere l’intero CdA. Il caso curioso però è che paradossalmente lo stesso Introini si dice quasi dispiaciuto per il rischio che il CdA corre: «Stavamo lavorando bene, stavamo sistemando i problemi lasciati insoluti dalla precedente gestione», proprio quella che era stata indicata da Vittorio Solanti. Nel contempo, mentre l’opposizione si spacca, anche le file del centrodestra sono in subbuglio, con lo scontro tra Lega e una parte del PdL. E qualcun altro – estraneo allo scontro nei due campi – sussurra che proprio la posizione dura assunta da Paolo Macchi nei confronti del PdL rischia di costare cara al segretario leghista.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 04 Novembre 2010
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